REDAZIONE RAVENNA

Lido di Classe è sempre più trascurata

Da parecchi anni passo le mie estati nella località di Lido di Classe. Sono rammaricato dall’aumento del degrado per quanto riguarda la gestione del verde, dei rifiuti, del traffico e della logistica in questo paese che tanto amo. Le aiuole sono abbandonate a loro stesse. Il viale del lungo mare è inqualificabile, con radici che affiorano da tutte le parti, creando gravi rischi a chi va sia in bicicletta che a piedi.

La raccolta differenziata è ingestibile. Davanti alla casa in cui risiedo c’è un’isola ecologia composta da due bidoni per la carta, due per la plastica, due per il verde e due per il vetro. Non si possono avere isole ecologiche così grandi sotto a decine di abitazioni, con i camion che all’alba vengono a vuotare i cassonetti. Gli stessi nel periodo estivo sono perennemente stracolmi, con immondizia buttata a terra e lasciata per giorni interi, nonostante le tante segnalazioni a Hera.

Inoltre, in una località notoriamente utilizzata per il fine settimana, come si può ipotizzare la raccolta dell’indifferenziata il lunedì mattina e l’organico la domenica? Quando si lascia l’abitazione la domenica sera dove si mettono i sacchetti? Davanti a casa?

Non si può permettere poi l’utilizzo della sosta selvaggia. Si trovano macchine parcheggiate ovunque: sulle aiuole, in prossimità degli incroci, in divieto di sosta, sui marciapiedi. E la Polizia Municipale? Viene a fare le multe una volta al mese (se va bene).

Per quanto riguarda la logistica, il servizio ferroviario non può essere lasciato fine a sé stesso. Nel periodo estivo si devono organizzare delle navette che dalla stazione di Classe possano portare i viaggiatori alle località vicine (da Lido di Classe a Savio fino a Milano Marittima). Mio figlio, ad esempio, per arrivare a Lido di Classe tramite la ferrovia non ha potuto che prendere un unico treno che avesse una coincidenza con la corriere per arrivare al paese.

Bisogna incentivare il trasporto via rotaia con le infrastrutture, non con le chiacchiere, e potenziare i parcheggi con segnaletica che incentivi all’utilizzo. Serve evitare l’ampliamento dell’edilizia senza avere un piano programmato per i servizi: in paese non c’è un’attività commerciale, se non un paio di minimarket. Il mercato del giovedì è sempre più desolato. Infine, il centro sportivo non viene valorizzato per le potenzialità che ha.

Gianfranco Contri