REDAZIONE RAVENNA

Maltrattamenti: arrestato 54enne di Fusignano

È stato incastrato da un video realizzato dalla figlia minore e inserito sull’applicazione ’Youpol’ creata dalla polizia

I poliziotti hanno arrestato l’uomo dopo la denuncia per i maltrattamenti

I poliziotti hanno arrestato l’uomo dopo la denuncia per i maltrattamenti

Grazie a una segnalazione giunta sul portale ‘Youpol’, mercoledì sera la polizia ha arrestato in flagranza differita un 54enne di Fusignano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna e delle due figlie minori conviventi.

In particolare la segnalazione sul sito della polizia era stata accompagnata da diversi video i quali documentavano episodi di violenza fisica e verbale avvenuti la sera precedente tra le mure domestiche. Ciò ha permesso alla sala operativa della questura di Ravenna di attivare con urgenza il personale dell’ufficio Anticrimine del Commissariato di Lugo: gli agenti hanno in breve raggiunto l’abitazione dove risiede l’intero nucleo familiare. E, una volta sul posto, sulla base dei primi elementi raccolti hanno ipotizzato che il singolo episodio di aggressione ripreso con il telefonino da una delle figlie, si potesse inserire in un più ampio contesto di possibili maltrattamenti fisici e psichici subiti dalla donna nel corso degli anni.

Le testimonianze finora acquisite, per gli inquirenti hanno confermato la condotta attribuita al 54enne. L’uomo, rintracciato sul posto di lavoro, è stato infine portato in carcere a Ravenna a disposizione del pm di turno Monica Gargiulo e in attesa dell’udienza di convalida fissata per questa mattina davanti al gip Andrea Galanti. Il 54enne, difeso dall’avvocato Matteo Olivieri, deve rispondere di maltrattamenti aggravati dall’averli compiuti alla presenza di minori; gli viene contestata pure la recidiva specifica.

La questura ha colto l’occasione per evidenziare l’importanza di ‘Youpol’, l’app realizzata dalla polizia di Stato per segnalare, anche in modo anonimo e con il supporto di audio o video, episodi di spaccio e bullismo e, a oggi, estesa pure agli episodi di violenza domestica.

In quanto alla flagranza differita, dal punto di vista tecnico l’arresto lo si può eseguire in caso di violazione dei provvedimenti di allontanamento, di maltrattamenti in famiglia e di stalking. In tali versanti la legge considera comunque in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video-fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, abbia inequivocabilmente commesso il fatto a lui attribuito. L’arresto dev’essere compiuto non oltre il tempo necessario all’identificazione del sospettato e, comunque, entro le 48 ore dal fatto.

Il concetto di flagranza differita era stato introdotto nel 2003 per contrastare il fenomeno della violenza in occasione di manifestazioni sportive consentendo arresti anche quando non era possibile agire subito per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica. Nel 2023 con la legge Roccella il concetto è stato esteso anche a quei reati che oggi siamo soliti indicare come da codice rosso. Ed è ciò che è accaduto dal punto di vista procedurale per il 54enne di Fusignano.