REDAZIONE RAVENNA

Mancato gettito Imu dalle piattaforme Per il Comune calo da 9 a 2,5 milioni

Da quando la tassa è diventata Impi la legge prevede che due terzi del totale vadano allo Stato

Mancato gettito Imu dalle piattaforme Per il Comune calo da 9 a 2,5 milioni

Da 9 milioni a 5 e poi a 2,5. Sulle casse comunali il crollo delle risorse straordinarie derivanti dalla presenza delle piattaforme estrattive di Eni al largo di Ravenna, ha contribuito all’aumento di Imu e addizionale sull’Irpef per far quadrare i conti del bilancio comunale appena varato dalla giunta. L’Imu sulle piattaforme, che prima del 2020 era interamente dovuta ai Comuni, consentiva 9 milioni di entrate annue. Da quando l’Imu è diventata Impi (Imposta immobiliare sulle piattaforme marine) la legge prevede che ai Comuni vada solamente un terzo dell’intero gettito e gli ulteriori due terzi allo Stato. L’amministrazione comunale ravennate ha potuto contabilizzare solo 5 milioni annui, mentre dal prossimo anno scenderà a 2,5 milioni. Tra le altre voci ‘pesanti’ del bilancio ci sono i 2 milioni in più derivanti dai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e delle cooperative sociali, mentre a 1 milione ammonta la maggiore spesa per il cosiddetto ‘appoggio scolastico’.

Sul bilancio comunale sono intervenuti ieri Cgil, Cisl, Uil. "L’aumento della pressione fiscale attraverso l’addizionale Irpref è anche conseguenza delle scelte inique e sbagliate del Governo, in particolare nell’ultima legge di bilancio" commentano i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Marinella Melandri, Roberto Baroncelli e Carlo Sama. Gli aumenti introdotti dall’amministrazione comunale prevedono "l’applicazione delle aliquote massime per tutti i tributi locali nel tentativo di recuperare il gettito necessario a garantire elementi per noi prioritari, in termini quantitativi e qualitativi, come la prosecuzione dell’erogazione dei servizi, la spesa sociale, l’occupazione e gli investimenti". "Grazie al confronto con l’amministrazione comunale" aggiungono i sindacati - "si è giunti all’introduzione di una fascia di esenzione per l’addizionale Irpef che consente di esonerare una parte consistente di popolazione, almeno 35mila contribuenti. Contestualmente il fondo di sostegno al reddito, previsto per chi ha un indice Isee particolarmente basso e già in precedenza in parte utilizzato per ristorare chi era soggetto al pagamento dell’addizionale Irpef, viene notevolmente incrementato".

"Con il bilancio di previsione 2023-2025 deliberato con incredibile e colpevole ritardo, la Giunta de Pascale ha usato tutte le sue possibilità di andare nelle tasche dei Ravennati, decidendo di aumentare alla quota massima le aliquote per i tributi comunali" attacca, invece, Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi. I principali rincari ed aumenti degli introiti rispetto al 2022 "riguarderanno, in particolare: imposte e tasse con aumento di circa 6,5 milioni di euro. Gli introiti per multe da autovelox e per illeciti di circa 1,7 milioni mentre i tagli saranno interessati i servizi ai cittadini, le già carenti manutenzioni di strade, marciapiedi ed aree verdi. Multe per infrazioni del codice della strada (leggasi per lo più autovelox) prevedono un introito per le casse comunali di 9,5 milioni. L’aumento dell’Imu "colpirà per lo più, gli immobili a destinazione produttiva e agricola. Un settore già fortemente provato. Più in generale, gli introiti dell’Imu aumentano del 3,74% mentre quelli derivanti dell’IRPEF comunale del 33,33%".