REDAZIONE RAVENNA

Mani al collo e coltellata, arrestato per maltrattamenti sulla sorella

A Lugo la polizia ha bloccato in flagranza un 45enne durante una concitata discussione domestica. L’uomo davanti al gip ha ammesso, parlando di clima teso in famiglia e frequenti liti.

A Lugo la polizia ha bloccato in flagranza un 45enne durante una concitata discussione domestica. L’uomo davanti al gip ha ammesso, parlando di clima teso in famiglia e frequenti liti.

A Lugo la polizia ha bloccato in flagranza un 45enne durante una concitata discussione domestica. L’uomo davanti al gip ha ammesso, parlando di clima teso in famiglia e frequenti liti.

Ha malmenato la sorella che abita con lui arrivando a usare pure un coltello e ad allungarle le mani al collo. Con questa accusa giovedì sera un 45enne di Lugo è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti del locale Commissariato. E, come disposto dal pm di turno Monica Gargiulo, è stato poi accompagnato in custodia precautelare in carcere a Ravenna per rispondere di maltrattamenti in famiglia e di lesioni aggravate.

L’arrivo della polizia è scaturito da una richiesta di intervento alla sala operativa nella quale la donna segnalava una violenta aggressione in corso da parte del fratello. Un equipaggio delle Volanti è subito andato sul posto riuscendo così a interrompere l’azione del 45enne. L’uomo, che è apparso agli agenti molto agitato e confuso, a quel punto è stato immobilizzato.

La sorella, raggiunta in una stanza vicina nella quale si era rifugiata, presentava contusioni al volto e al collo: ha poi riferito in buona sostanza che il fratello avrebbe provato pure a strangolarla.

Inoltre ha mostrato una ferita da arma da taglio al polpaccio sinistro inferta con un coltello da cucina: la lama in questione è stata subito posta sotto sequestro. Le prime testimonianze raccolte dai poliziotti, incluse quelle della madre presente sul posto e pure lei finita nella discussione, secondo gli inquirenti hanno permesso di ricostruire un contesto di reiterati maltrattamenti fisici e psicologici subiti dalla donna negli ultimi mesi tra le mura domestiche.

Ieri mattina in videoconferenza dal carcere ravennate, è stata la volta dell’udienza di convalida davanti al gip Andrea Galanti. Il 45enne - difeso dall’avvocato Michele Dell’Edera, disoccupato e sostanzialmente incensurato - ha spiegato di vivere con la madre e la sorella nel contesto di un rapporto che nel corso degli anni si è via via deteriorato: a suo dire le due donne gli avrebbero a più riprese gridato contro non trattandolo in maniera adeguata. E così le discussioni, soprattutto con la sorella, sono state frequenti. Per l’ultima, quella dell’altra sera appunto, lui ha detto di avere raggiunto un livello di esasperazione tale da reagire in maniera decisamente manesca. La procura, oltre alla convalida dell’arresto, ha chiesto per lui la custodia cautelare in carcere. La difesa ha invece chiesto la scarcerazione e, al massimo, l’applicazione di una misura cuatelare non custodiale. Il giudice si è riservato la decisione.