
Mausoleo di Teodorico Concluso il restauro della vasca del re "Intervento innovativo"
Il restauro della ‘vasca del re’, il maestoso labrum in porfido d’Egitto all’interno del Mausoleo di Teodorico che secondo la leggenda avrebbe accolto i resti del re ostrogoto, è concluso. I risultati di questo lavoro, durato 6 mesi, verranno presentati al pubblico mercoledì 30 agosto durante un’iniziativa che aprirà il calendario della terza edizione della ‘Settimana di Teodorico’ che ha inizio nel giorno della morte dello stesso re. Fino al 3 settembre si susseguiranno numerosi appuntamenti per conoscere meglio questa figura straordinaria. "Il restauro in questi mesi – spiega Sandra Manara, direttrice dei siti teodoriciani di Ravenna – è avvenuto senza chiudere il Mausoleo, che ha continuato ad essere visitato da turisti, ma anche tanti ravennati, compresi studenti universitari, che hanno così potuto assistere alle diverse fasi dell’intervento". I lavori sono stati realizzati dal Laboratorio del Restauro di Ada Foschini con la direzione di Sandra Manara, grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con lo strumento dell’Art Bonus. Al restauro ha partecipato anche il docente dell’Università di Bologna, Gian Carlo Grillini, esperto nell’analisi del materiale lapideo. "Si è trattato di un intervento innovativo – continua Manara – dal punto di vista tecnico ed estetico. Si è cercato non di nascondere, ma di evidenziare ciò che racconta la storia di questa vasca che, nei secoli, ha subito traumi, trasferimenti, vandalismi. Si è scelto un approccio non tradizionale, che restituisse tutta la storia secolare del manufatto. A maggio, in occasione della Notte dei Musei, era stata anticipata una parte dei risultati ottenuti, il 30 verrà presentato il manufatto dopo il restauro definitivo, sul quale verrà fatta anche una pubblicazione". Il restauro è il preludio alle celebrazioni del 2026 per i 1500 anni dalla morte del re ostrogoto, avvenuta appunto il 30 agosto del 526 in circostanze misteriose.
L’ultimo restauro sulla vasca risale alla fine dell’Ottocento e nei secoli la vasca ha cambiato sede diverse volte, prima di tornare nel mausoleo ravennate nei primi anni del 1900, da dove era stato trasferito di sicuro dall’alto Medioevo. I restauratori si sono trovati di fronte a una vasca con segni di fratture anche importanti, ammaccamenti e tracce di restauri precedenti. Anche gli svariati trasferimenti avevano lasciato traccia, perché per molto tempo la vasca è rimasta all’esterno, esposta alle intemperie. L’intervento di restauro ha voluto innanzitutto definire lo stato di conservazione dell’opera, per rallentarne il degrado. Sono stati analizzati i restauri, la natura dei sedimenti e delle patine presenti, sono state effettuate analisi su alcuni campioni e si è proceduto con una pulitura delle superfici. Quello sulla vasca del Mausoleo di Teodorico, uno dei siti Unesco di Ravenna, è un intervento che ha anche un forte valore simbolico, per il ruolo che il monumento ha nella città, per la sua iconicità. "Il restauro – conclude Manara – mostra la storia di Teodorico sotto una nuova luce, dirompente, quella di un uomo innovatore, capace di far convivere culture diverse".
a.cor.