REDAZIONE RAVENNA

Multe in spiaggia "Nessun accanimento ma regole da rispettare"

Fino al 15 luglio quelle per la sosta negli stradelli sono passate da 120 a 252, quelle per il rumore da 22 a 15. Le precisazioni del vicesindaco Eugenio Fusignani.

Multe in spiaggia "Nessun accanimento ma regole da rispettare"

Le multe per la sosta negli stradelli più che raddoppiate rispetto allo scorso anno con il conto al 15 luglio passato da 120 a 252, mentre quelle per gli sforamenti della soglia del rumore diminuite dalle 22 al 15 luglio 2022 alle 15 di quest’anno. Le multe in spiaggia durante la stagione estiva fanno sempre discutere così come quelle scattate al bagno Polka di Marina Romea, qualche sera fa con il legale rappresentante denunciato e il palco sequestrato per una festa abusiva senza le necessarie autorizzazioni.

A questo proposito il vicesindaco con delega alla Polizia locale, Eugenio Fusignani, tiene a precisare che "l’Amministrazione comunale fa di tutto per aiutare le attività economiche turistiche, considerando che la nostra economia si regge sulle imprese, a partire da quelle balneari. Il tutto però deve svolgersi nella cornice della legalità e nel rispetto del lavoro di tutti". Insomma il Comune di Ravenna "tutela chi rispetta le regole e garantisce lo sviluppo delle attività economiche e della corretta concorrenza. L’obiettivo è quello di aumentare la qualità dell’offerta turistica del territorio, rigorosamente nel rispetto delle regole".

Fusignani sottolinea che "non c’è alcun accanimento. Le multe non sono azioni punitive contro qualcuno o addirittura per fare cassa, ma servono a fare in modo che tutti tengano un comportamento corretto". A questo proposito il vicesindaco dice che "si rispettano tutte le attività però gli errori vanno correttamente sanzionati. Perché gli stabilimenti balneari possono fare feste, ma nel rispetto delle regole, a partire da quelle relative alla sicurezza". E naturalmente per le feste danzanti servono le necessarie autorizzazioni che implicano anche la presenza di un fonometro che rilevi eventuali sforamenti della soglia del rumore.

Naturalmente il rispetto delle regole si chiede anche ai turisti, locali e non solo, che vengono in riviera e non possono parcheggiare negli stradelli, come si legge dai cartelli e dai lavori per il Parco marittimo. In questo caso la multa è di 206 euro perché il terreno è demaniale e di conseguenza si applica il Codice della navigazione.

"Ringrazio in particolare le forze dell’ordine, a partire dalla Polizia locale – conclude Fusignani –, per l’impegno nei controlli affinché tutti rispettino le regole. Con 38 chilometri di costa non è facile".

m.m.