Incendiata l’auto della ballerina di night. Uomo ustionato all'ospedale: è indagato

Marina Romea, accertamenti sul rogo causa di un lungo black out

Il tunisino ustionato e ricoverato a Cesena era un cliente del night club

Il tunisino ustionato e ricoverato a Cesena era un cliente del night club

Ravenna, 3 agosto 2015 - L'incendio di due auto che domenica scorsa, intaccando una centralina Enel, ha causato un black out a Marina Romea durato giorni sarebbe doloso. E l’uomo, un trentenne tunisino, trovato il mattino dopo a Porto Corsini con ustioni al volto e agli arti è indagato per il reato di danneggiamento in seguito a incendio volontario, ma si sta valutando anche l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Sarebbe stato lui ad appiccare il fuoco alle vetture, di proprietà di personale del locale night club di cui era cliente. Ma il movente resta oscuro.

Inizialmente non era chiaro se le due vicende fossero collegate, ora ci sono elementi più solidi. Nella serata di domenica 26 luglio i vigili del fuoco si erano precipitati in una delle strade sul versante della valle Baiona perché due auto in sosta erano andate a fuoco. Erano state rinvenute tracce di liquido infiammabile e sul posto è stato chiesto anche l’intervento dei carabinieri. L’incendio aveva finito per intaccare una cabina elettrica dell’Enel, determinando un blackout dell’illuminazione pubblica che, peraltro, si è protratto per diversi giorni, creando disagio a tutta la parte sud del lido. Lunedì 27 luglio, in mattinata, il 118 è intervenuto sulla palizzata di Porto Corsini per soccorrere un uomo con ustioni. Il codice di gravità, da bassa come era stato segnalato in partenza è ben presto diventato rosso e il ferito, che presentava bruciature sul 30-35% del corpo, è stato trasferito in elicottero al centro grandi ustionati del Bufalini di Cesena, dove tutt’ora si trova. Si tratta di un cittadino tunisino, che vive nella zona da una decina di anni e ha piccoli precedenti di polizia. È conosciuto come pescatore di frodo, non ha spiegato cosa gli fosse successo e all’inizio non si escludeva potesse essere stato vittima di una ritorsione. Le indagini sull’incendio della sera prima, poi, hanno aperto altri scenari.

Dagli accertamenti è emerso che il tunisino era un cliente del night club di Marina Romea e le due auto appartenevano proprio a due lavoratori di quel locale, tra cui una ballerina di lap dance originaria dell’Est. Anche in questo caso le vittime non avrebbero dato grande collaborazione. Il night club non era stato destinatario di minacce e la pista seguita per ora dagli investigatori ruota attorno a ragioni di natura privata, forse passionali.