Ocean Viking a Ravenna, dove andranno i profughi

Chi sono le perone a bordo della nave dell’Ong. Polemiche tra Emilia Romagna e Liguria sul tema dell’accoglienza

Ravenna, 29 dicembre 2022 - Dei 113 migranti presenti sulla nave della Ong Sos Méditerranée Ocean Vicking che attraccherà l’ultimo giorno dell’anno nel porto di Ravenna, saranno 79 a rimanere in Emilia-Romagna. Ossia 18 a Bologna, 6 a Ferrara, 7 a Forlì-Cesena, 12 a Modena, 8 a Parma, 5 a Piacenza, 7 a Ravenna, 10 a Reggio Emilia e 6 a Rimini

Migranti sulla Ocean Viking
Migranti sulla Ocean Viking

Chi sono le persone a bordo

Tra le 113 persone ci sono anche 35 minori non accompagnati, di cui 3 neonati, e 23 donne, alcune delle quali incinte. Circa le nazionalità, è emerso che per la maggior parte dei casi si tratta di cittadini della Costa d'Avorio. Tra le nazionalità rilevate ci sono pure Nigeria, Cameron, Guinea Conakri, Mali, Benin, Gambia, Pakistan, Ghana e Senegal.

I minorenni

Sei dei 35 bimbi e ragazzi che sono a bordo saranno gestiti dal Comune di Ravenna nella rete Sai (sistema accoglienza integrazione) e uno dai servizi sociali dell'Unione Bassa Romagna. Gli altri saranno affidati al centro 'Il Villaggio del Fanciullo’ di Bologna per 30 giorni in attesa che la rete Sai possa farsene carico.

La macchina dei soccorsi

La Caritas si sta adoperando assieme alla Croce Rossa per fornire indumenti e pasti. Saranno più di 60 i volontari impegnati al porto per accogliere al meglio i migranti. Saranno circa 100 le unità delle forze di polizia impegnate oltre ai vigili del fuoco, presenti con loro attrezzature, e ai vigili urbani. In quanto alle operazioni di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario, verranno svolte direttamente al terminal crociere, che sarà dotata di bagni chimici e sarà riscaldata.

Le polemiche

Il primo ad alzare il tiro è stato il presidente Stefano Bonaccini che ha stigmatizzato la decisione del governo di assegnare come porto sicuro nave della Ong Ravenna invece di La Spezia.  "Le affermazioni di Bonaccini dimostrano solo che l'accoglienza della sinistra è fatta a denti stretti, di facciata – tuonano Matteo Rosso e Maria Grazia Frijia, deputati liguri di Fd’I -, per cui da bravi paladini del pensiero Nimby, arrivano al punto di seminare e istigare dubbi su un tema così delicato”. 

Quella dell'Emilia Romagna "è una storia di accoglienza e solidarietà. Lo abbiamo fatto, lo facciamo e lo continueremo a fare. Che due deputati di Fratelli d'Italia si permettano di dire che facciamo accoglienza a denti stretti, evocando addirittura la sindrome del Nimby, è surreale e del tutto fuori luogo": è la pepata replica di Igor Taruffi, assessore regionale al Welfare dell’Emilia Romagna.