
Un codice fucsia per ridurre i tempi di attesa in pronto soccorso dei pazienti più fragili. Il progetto, ideato nel 2019 e poi bloccato momentaneamente a causa dell’esplosione della pandemia, è stato ora attivato all’ospedale di Lugo dopo una breve sperimentazione e si rivolge sia ai pazienti onco-ematologici con patologie avanzate, sia a coloro che soffrono di patologie croniche degenerative inguaribili non oncologiche come Sla, sclerosi multipla, demenza, cardiopatie avanzate, trattati domiciliarmente o con assistenza ambulatoriale. "Fino ad ora questo tipo di pazienti – spiega Luigi Montanari, direttore della S.S. Dipartimentale Cure Palliative di Ravenna – veniva inserito nel percorso standard di accesso al pronto soccorso. Ora, grazie al nuovo codice identificativo di colore fucsia, il triagista del pronto soccorso viene messo nelle condizioni di identificare immediatamente il paziente come appartenente alla rete di cure palliative e di attivare subito l’intervento del medico palliativista referente per condividere la situazione clinica, gli eventuali trattamenti e valutare il rientro a domicilio oppure la necessità di ricovero nei 3 hospice attivi sul territorio: a Lugo, Faenza e Ravenna".
Il progetto ideato da Montanari si avvale della collaborazione e del supporto della direzione del pronto soccorso di Lugo, guidata dalla dottoressa Ivana Valenti, del direttore dell’Oncologia medica del Presidio, Claudio Dazzi, della direttrice della Medicina interna, Francesca Dazzani e del settore infermieristico del nosocomio. "Ogni anno – ricorda Montanari – circa il 40% dei pazienti onco-ematologici con patologia avanzata accedono almeno una volta al pronto soccorso del loro territorio. Nel caso di Lugo si tratta di circa 500 pazienti seguiti dal day hospital oncologico. Se a questi aggiuntiamo quelli con patologie croniche, che sono 150 trattati domiciliarmente più altri 200 in assistenza ambulatoriale, i numeri aumentano notevolmente".
L’accesso al pronto soccorso, diviso nelle due corsie, per malati Covid e per pazienti a basso rischio, prevede attese di circa 30 minuti per i codici gialli e di 60 per quelli verdi. I pazienti fragili con codice fucsia vengono trattati immediatamente per evitare attese che potrebbe anche aggravare il loro quadro clinico. "I primi risultati li vedremo fra 6 mesi – continua Montanari – Dopo la fase iniziale che coinvolge l’ospedale di Lugo, il percorso sarà attivato anche nelle strutture di Faenza e Ravenna".
Le dimensioni dell’Umberto I, sottolinea Paolo Tarlazzi, direttore sanitario del presidio ospedaliero lughese, "lo hanno reso un incubatore perfetto per questo progetto rispetto a situazione più caotiche. Sono tanti i progetti previsti per valorizzare la struttura, non appena ci sarà la possibilità di superare il periodo di emergenza pandemica, a partire dall’ampliamento del pronto soccorso, progetto già finanziato, fino alla ristrutturazione della rianimazione".
Il servizio ‘codice fucsia’ è attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 20. Il medico palliativista in turno anche per gli hospice di Lugo e Faenza è contattabile attraverso la portineria dell’ospedale di Lugo. Per i momenti più scoperti da assistenza, come i pomeriggi dei giorni feriali, nei prefestivi e festivi è allo studio da parte del presidio una modalità organizzativa per offrire risposte adeguate.
Monia Savioli