CronacaOvetti e bimbo con salmonella a Ravenna: il legale chiede altre indagini

Ovetti e bimbo con salmonella a Ravenna: il legale chiede altre indagini

Sulla base dei rilievi effettuati dal Nas il pm aveva chiesto l’archiviazione del caso

Un ovetto della Kinder

Un ovetto della Kinder

Ravenna, 25 settembre 2022 - Dopo avere mangiato alcuni ovetti kinder comperati il 23 marzo scorso in un supermercato di Ravenna, due bimbi si erano sentiti male tra crampi addominali, diarrea e febbre. A uno in particolare, peggiorato e per questo portato in ospedale, era stata diagnosticata una enterite da salmonella di gruppo B: proprio nella settimana in cui i telegiornali riferivano del ritiro di specifici lotti di ovetti dal mercato europeo per vari casi di salmonella registrati in Irlanda e in Inghilterra. Le analisi disposte dai carabinieri del Nas e realizzate all’istituto zooprofilattico di Bologna avevano dato esito negativo sull’unico ovetto rimasto nella confezione ravennate: motivo per cui il pm Lucrezia Ciriello aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto per lesioni colpose. Ora il legale che tutela i famigliari dei due bimbi – l’avvocato Domenico Serrapica – ha chiesto che vengano invece svolti ulteriori accertamenti o che il gip ordini al pm di formulare una imputazione coatta. In particolare secondo quanto riportato nella richiesta di opposizione all’archiviazione depositata giovedì scorso, il risultato delle analisi aveva mostrato questo: “salmonella non rilevabile”.

E non che la confezione “non è risultata contaminata da salmonella”, presupposto della richiesta della procura. Come dire che non si può escludere che la salmonella potesse essere presente negli altri ovetti della confezione “Kider sorpresa pulcini”. Nell’atto viene auspicata anche un’attività suppletiva a completamento dell’informativa dei carabinieri di Alba (Cuneo) del 16 aprile – cioè all’indomani della denuncia presentata ai carabinieri di Marina di Ravenna – con la quale i militari avevano fatto presente che “da accertamenti effettuati dalla Ferrero, il lotto è stato prodotto presso lo stabilimento di Arlon in Belgio”.

Una circostanza – sempre secondo quanto espresso dal legale nel documento – di una certa rilevanza visto che la specifica agenzia federale l’8 aprile aveva revocato l’autorizzazione alla produzione nello stabilimento di Arlon e aveva imposto il ritiro di tutti i prodotti dagli scaffali in relazione a casi di salmonellosi in Europa. Nella richiesta di nuove indagini, viene citato anche un comunicato apparso il 7 aprile sul sito francese dell’azienda, e poi rimosso, in merito a una “corrispondenza genotipica tra i casi di salmonella e lo stabilimento di Arlon”.

a.col.