Pagamenti per prestiti mai visti Condannato Luca Silvestrone

Un anno e quattro mesi al 52enne ravennate che agiva come presidente di Confederimprese. L’associazione è risultata essere fantasma e oltre duemila euro versati da tre persone sono spariti nel nulla.

Pagamenti per prestiti mai visti  Condannato Luca Silvestrone

Pagamenti per prestiti mai visti Condannato Luca Silvestrone

Vestito di tutto punto, con auto di grossa cilindrata, teneva conferenze in giro per l’Italia per spiegare la bontà di prestiti collegati a non meglio precisati fondi europei per il cui ottenimento garantiva assistenza a professionisti e imprese. Il tutto in veste di presidente di Confederimprese, associazione fantasma a cui chiedeva l’adesione dietro pagamento di una quota, più altri soldi: tutti spariti nel nulla. Per questo il 52enne Luca Silvestrone, ravennate doc, professione imprenditore e mediatore, con qualche grana con la giustizia, ieri è stato condannato a un anno e 4 mesi per truffa dal giudice Natalia Finzi.

Silvestrone, che nel procedimento terminato ieri era difeso d’ufficio dall’avvocato Michele Lombini, nel 2010 era salito alla ribalta delle cronache per le marce di protesta contro le ordinanze anti-sballo a Marina di Ravenna, firmate dal sindaco Fabrizio Matteucci. Poi il nome del 52enne ravennate era tornato protagonista, questa volta nelle cronache sportive quattro anni dopo. In quel caso Silvestrone aveva la veste di mediatore nella vendita del Cagliari calcio a una cordata americana, ma alla fine non se ne fece nulla e l’allora presidente Massimo Cellino aveva dichiarato di aver "sempre pensato che Silvestrone rappresentasse solo se stesso. E invece soldi non ce ne sono e neppure investitori". Tutto sfumato così come i soldi, per un totale di 2.215 euro versati nel 2019 nel conto di Confederimprese, l’associazione di cui Silvestrone risulta presidente, da almeno tre persone: un commercialista, il titolare di una concessionaria di auto e la madre di lui, tutti del centro e Sud Italia, che hanno querelato il 52enne che aveva promesso loro assistenza per l’ottenimento di prestiti collegati a non meglio precisati fondi europei, prima di sparire.

Per la Procura (Vpo Katia Ravaioli), che per Silvestrone aveva chiesto una condanna a un anno e 6 mesi più il pagamento di 600 euro di multa, sarebbero stati un centinaio a lasciarsi "affascinare dal modo di fare" del 52enne, aderendo a Confederimprese e versando soldi nel conto dell’associazione. Conto "riconducibile a Silvestrone", come ha spiegato ieri in tribunale a Ravenna l’avvocato Matteo De Sanctis con il quale il commercialista si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento per il danno di immagine di 15mila euro. Il legale ieri in tribunale ha anche aggiunto che "l’associazione Confederimprese non risulta iscritta ad alcun registro imprese della Camera di commercio, non ha partita Iva e la sua sede formale, a Roma, coincide con quella di una società che si occupa di gestione di uffici temporanei e segreteria". L’avvocato De Sanctis ha parlato di un danno per il cliente che aveva presentato la proposta di Silvestrone al suo pacchetto clienti. L’avvocato Lombini ha precisato che i fatti contestati nel procedimento "sono tre e non una serialità indefinita di condotte". Tra l’altro, come ha spiegato il legale, le persone sentite nel procedimento non sono state presentate a Silvestrone dal commercialista e per un caso c’è un procedimento separato. Intanto il 52enne ravennate è stato condannato a un anno e 4 mesi.

Milena Montefiori