REDAZIONE RAVENNA

Persone trans, sui bus di Ravenna abbonamento col nome scelto

Grazie a Greta e ai suoi genitori raggiunto accordo tra Start e ’Affetti oltre il genere’. Sarà erogato un bollino leggibile dai controlli senza mostrare i documenti

Greta insieme alla madre Cinzia

Ravenna, 9 novembre 2021 - La ’battaglia’ di Greta si è conclusa nel migliore dei modi. Tutto era iniziato mesi fa, a bordo di un autobus di Start Romagna, a seguito di una dimenticanza: quella del biglietto. Era stato a quel punto che Greta, ragazza 15enne transgender di Ravenna, era stata costretta dal controllore a dire il suo nome, che per l’anagrafe è ancora quello registrato al momento della nascita. Un coming out forzato che l’aveva messo in grande difficoltà psicologica.

Da quella esperienza è nato però l’accordo annunciato ieri da Start: a Ravenna, sugli autobus dell’azienda, le persone transgender potranno d’ora in poi esibire un abbonamento col nome d’elezione. "Siamo contentissimi del risultato raggiunto. Sarà di aiuto ai tanti che si trovano nella stessa situazione", commenta Cinzia, madre di Greta, che, insieme al padre della ragazza Luigi, ha fondato l’associazione ’Affetti oltre il genere’, proprio per dare voce alle istanze delle persone transgender.

"Dopo l’episodio capitato a Greta, ci siamo rivolti a Start – prosegue Cinzia –. Abbiamo trovato un’azienda capace di ascoltare e capire le nostre richieste. Per di più, hanno subito trovato una soluzione al problema, proponendoci una convenzione tra Start e ’Affetti oltre il genere’. La nostra associazione erogherà gratuitamente una tessera, con la quale le persone transgender potranno recarsi alle biglietterie di Start per ottenere l’abbonamento che, in questo modo, verrà fornito con la foto abbinata al nome d’elezione. Sulla tessera dell’associazione verrà invece applicato un bollino argentato, leggibile dagli strumenti in dotazione ai controllori, che lo renderà a tutti gli effetti un documento di riconoscimento. Non ci sarà quindi bisogno di far sapere il nome presente all’anagrafe. È una novità, ma ci sono già alcune persone interessate: presto partiremo con la distribuzione delle tessere".

Prima dell’accordo, la vita di Greta sugli autobus non era facile. Per non dover esibire i documenti, la ragazza era infatti costretta ad acquistare singoli biglietti e non l’abbonamento. "Un esborso economico non indifferente – racconta ancora Cinzia –. Per fortuna, Start ha dimostrato la sua volontà a essere il più inclusivo possibile. All’azienda, probabilmente, non è costato nulla, ma per noi ha rappresentato tanto. Anche perché l’accordo prevede che il personale di biglietteria e gli addetti ai controlli vengano formati sulle tematiche di genere, per sapere come relazionarsi in questi casi".

Ma potrebbe non essere finita qui. "Su Ravenna ci siamo subito messi in moto in seguito all’episodio di Greta, ma abbiamo intenzione di allargare l’iniziativa a tutto il territorio coperto dagli autobus di Start – fanno sapere dall’azienda –. Al momento, stiamo cercando le associazioni e gli interlocutori più adatti per promuovere l’accordo anche altrove, così come è stato fatto qui con ’Affetti oltre il genere’. La soluzione che abbiamo trovato non può rimanere circoscritta. Bisogna affrontare il problema su larga scala".

g.b.