
La gru posizionata sul ponte di Ragone, dove il cantiere dovrebbe ripartire
Sono a San Pancrazio le prime sfide importanti che il nuovo anno ha posto sul tavolo dell’amministrazione comunale di Russi: una è il ponte sul fiume Montone che collega San Pancrazio e Ragone, strategico per la viabilità di questa parte del territorio provinciale e chiuso da fine ottobre; la seconda è la formazione della classe prima nella scuola primaria della frazione, la mancata apertura della prima metterebbe a rischio il futuro della scuola nel paese. Abbiamo chiesto una previsione al sindaco Valentina Palli. "Intanto la gru è stata riportata sul ponte come promesso e in questi giorni ripartono i lavori. Lavori che, secondo il cronoprogramma redatto con le imprese, debbono concludersi entro giugno. Per ora siamo nei tempi prefissati, in febbraio abbiamo un nuovo incontro con le aziende per fare il punto sui lavori e verificare il rispetto dei tempi fissati nella tabella di marcia".
Sempre a San Pancrazio, cosa succede con la scuola elementare. Mancano i bambini per fare una prima? I piccoli di Ragone andranno in altre scuole a causa del ponte chiuso? "No, il problema non è il ponte, bensì la scarsa natalità del 2019. Quell’anno in tutto il territorio comunale abbiamo avuto meno nascite, ma già l’anno successivo il numero dei nuovi nati era il solito e si è mantenuto. Però a San Pancrazio i bambini sono davvero pochi, mancano 8 o 9 iscritti. Quando si perde una classe, riaverla è difficilissimo, e questo porterebbe alla chiusura della scuola in pochi anni, anche se gli alunni per i prossimi anni, anche dal prossimo, non mancano. Il nostro è un unico plesso scolastico con cinque sezioni, il fatto che una scuola sia in una frazione, peraltro a pochi minuti da Russi, non incide sul numero delle nuove classi. Ma faremo l’impossibile per avere questa prima, in questi giorni incontriamo la dirigente scolastica, poi ci confronteremo coi genitori, dobbiamo convincere qualcuno. Considererei la perdita di questa prima e della scuola una sconfitta personale".
Una prima elementare è a rischio, ma cresce il numero dei bambini iscritti all’asilo nido. "Certo, inauguriamo adesso due nuove sezioni finanziate con il Pnrr per complessivi 20 posti. Dieci qui al nido Babini a Russi e una sezione primavera, per bimbi dai 20 mesi a Godo nella scuola dell’infanzia di Godo. Il numero dei piccoli iscritti al nido passa quindi da 84 a 104, ciononostante I qualcuno rimane fuori. A Russi storicamente abbiamo due momenti in cui si entra al nido, settembre e febbraio, lo preciso perché credo siamo l’unico Comune in zona a farlo. Ora da gennaio abbiamo 20 nuovi posti disponibili, ciononostante qualcuno rimane fuori".
Altri progetti o programmi a breve? "Entro marzo sarà inaugurato l’ospedale di comunità, e subito dopo apriremo il cantiere per rifare il cortile della struttura. Vorremmo terminare i lavori nel 2026. Entro giugno o luglio dovrebbe essere completata la nuova illuminazione pubblica, che sarà tutta a led. Ora sostituiamo i corpi illuminanti esistenti, poi se sarà necessario ne aggiungeremo. Un progetto a cui tengo davvero molto, lo segue l’assessore Eleonora Mazzoni, riguarda i giovanissimi. L’anno scorso ci sono stati una serie di incontri tematici in biblioteca rivolti ai teenager e la partecipazione è stato molto buona. Stiamo lavorando per dare loro uno spazio in autogestione: finiamo di sistemare l’ex lavatoio, dotandolo di anche di una pompa di calore e realizzando un bagno all’esterno così che l’accesso sia libero indipendentemente dagli orari di apertura della biblioteca. Li potrebbero trovarsi, fare cinema, feste. Oltre alla sala c’è un bello spazio esterno".
Claudia Liverani