FILIPPO DONATI
Cronaca

Post alluvione, fossi da risistemare. Via a intervento da 200mila euro

A Faenza restano diversi tratti comunali, in territorio extraurbano, in condizioni critiche

L’intervento di ripristino si concentrerà nei fossi presenti nel forese, molti dei quali sono ostruiti da crolli o detriti (Tedioli)

L’intervento di ripristino si concentrerà nei fossi presenti nel forese, molti dei quali sono ostruiti da crolli o detriti (Tedioli)

C’è stato bisogno dei fondi Pnrr per poter organizzare la risistemazione dei fossi stradali devastati dalla doppia alluvione del 2023. Il Comune di Faenza ha firmato l’ordinanza in merito poche ore fa: gli interventi verranno finanziati attraverso risorse attribuite dal commissario straordinario alla Ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Nel corso delle due alluvioni, come si evidenzia da Palazzo Manfredi, "si sono registrati numerosi allagamenti per la tracimazione da fossi stradali e canali consorziali. Furono quidi avviati immediatamente degli interventi in somma urgenza per la pulizia e risagomatura dei fossi delle strade comunali extraurbane, sia lato valle che lato monte, compresa l’asportazione di tutto il materiale alluvionale ivi presente, per il ripristino della funzionalità idraulica dei medesimi".

Molte strade, in particolare nelle aree rurali, si erano infatti allagate dopo che piccoli smottamenti avevano ostruito i fossi laterali: nelle settimane e nei mesi successivi, varie volte le strade si erano riempite d’acqua anche dinanzi a banali piogge, proprio per l’impossibilità dei fossi di drenare acqua. Nel corso dell’emergenza, e una volta che questa fu terminata, ci furono vari interventi di risistemazione delle situazioni più pericolose. Ma non sempre le operazioni messe in campo si rivelarono decisive: "Dopo l’esecuzione e la conclusione degli interventi in somma urgenza, a causa dell’estensione delle aree colpite dai fenomeni avversi, attualmente restano ancora diverse strade comunali in territorio extraurbano in condizioni critiche, dove in particolare i fossi, le cunette e i passanti stradali sono ancora oggi ostruiti da terreno e fango, in quantità tali da impedirne in tutto o in parte la funzionalità in caso di nuove piogge". L’attenzione è massima soprattutto nel forese, dove le strade di campagna sono punteggiate di fossi ostruiti dai crolli avvenuti nei vicini piani di campagna, o dai detriti trasportati da passate piogge, accumulatisi in corrispondenza di ponti e crolli delle sponde laterali. L’opera verrà inserita nel piano triennale 2025/2027, collegata all’annualità 2025. L’intervento verrà realizzato prevedendo di finanziare l’opera, per un importo pari a 200mila euro, attraverso le ordinanze 33 e 35 della Struttura commissariale, al vertice della quale Fabrizio Curcio ha da poco sostituito il generale Francesco Paolo Figliuolo.

f.d.