Presunta incompatibilità Avvio della procedura

Legata alla mancata proroga, da parte dell’amministrazione della concessione demaniale riferita al Centro Velico

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Non sono ancora finiti i problemi per il capogruppo della Lega Enea Puntiroli che, dopo il mancato rinnovo della concessione demaniale alla società velica Al Canalino, dovrà anche superare la prova della eventuale incompatibilità del suo ruolo in consiglio comunale.

Nell’ultima seduta prima delle feste pasquali, il consiglio ha infatti deliberato l’avvio della procedura di presunta incompatibilità, a carico di Puntiroli, a ricoprire la carica di consigliere comunale.

La questione si propone proprio a causa delle mancata proroga, da parte dell’amministrazione, della concessione demaniale riferita al Centro Velico Al Canalino e di cui Puntiroli era legale rappresentante e amministratore.

Il successivo ricorso al Tar da parte della società velica nei confronti del Comune, con conseguente costituzione in giudizio, ha messo in moto la procedura amministrativa per determinare l’eventuale incompatibilità dal momento che, come recita il decreto legislativo, "Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale, colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con il comune o la provincia".

All’interessato sono stati concessi dieci giorni per poter motivare oppure dirimere la sua posizione.

Nel frattempo Puntiroli aveva già rinunciato alla carica di amministratore della società, provvedendo a modificare il regime societario da società di persone a società di capitali.

Il capogruppo della lega resta pertanto socio del circolo velico ma non ricoprirà più alcuna carica al suo interno.

A quanto pare la modifica è già stata notificata al consiglio comunale e sarà valutata a fine mese nella prossima seduta del consiglio.

Il 28 di aprile si saprà dunque se Puntiroli dovrà lasciare il suo posto o potrà portare a termine il suo mandato di consigliere eletto alle ultime comunali.

Nel frattempo però l’attività al circolo velico resta ferma, il locale è chiuso perché non è stata concessa la proroga al 2023 e nemmeno una proroga temporanea di un anno per poter entrare in attività.

Il mancato rinnovo della concessione nasce in seguito ad un esposto del vicino di stabilimento per presunti abusi.

Le successive verifiche da parte della Polizia locale avevano evidenziato inadempienze sull’utilizzo di lettini e ombrelloni messi a disposizione dei tesserati, l’apertura serale dopo le 21 e la presenza di persone non tesserate.

r.b.