ANTONIO VECA
Cronaca

Raccolta differenziata all’80%. E l’indifferenziato è dimezzato

Il dato del dicembre scorso mostra la crescita della sensibilità ambientale dei faentini. L’assessore all’Ambiente, Luca Ortolani: "Abbiamo costruito un sistema virtuoso".

Nel 2024 fino a 25.846 tonnellate di rifiuti differenziati (foto Tedioli)

Nel 2024 fino a 25.846 tonnellate di rifiuti differenziati (foto Tedioli)

Cresce la sensibilità ambientale di Faenza, dove negli ultimi tre anni si è registrato un deciso miglioramento nella gestione dei rifiuti. Secondo l’analisi dei dati, dal 2022 al 2024, la raccolta differenziata ha compiuto un balzo in avanti, raggiungendo il 70% su base annua, mentre la produzione di rifiuti indifferenziati si è praticamente dimezzata. Un risultato che conferma l’adeguamento delle abitudini dei faentini verso un sistema più sostenibile. "Nel 2022 eravamo al 60% di raccolta differenziata – sottolinea l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani –. Nel 2023 siamo saliti al 69% e nel 2024 abbiamo raggiunto il 70% come media annua. Un dato ancora più incoraggiante è l’80% registrato nel solo mese di dicembre 2024, segno di una crescita costante e progressiva".

I numeri annuali parlano chiaro: 21.717 tonnellate di rifiuti differenziati nel 2022, 22.639 nel 2023, fino a 25.846 tonnellate nel 2024. In parallelo, cala drasticamente il rifiuto indifferenziato, sceso da 14.231 tonnellate nel 2022 a 9.940 nel 2023, fino a 7.637 nel 2024. Un miglioramento che si riflette anche sul dato pro capite: da 519 chili di rifiuti prodotti per abitante nel 2022 (di cui 242 chili indifferenziati) si è passati a 459 chili nel 2024, con appena 130 chili di rifiuto non differenziato per persona. "Siamo vicini al traguardo fissato dalla Regione per il 2027 – osserva Ortolani –. La riduzione dell’indifferenziato e l’aumento della differenziata mostrano che il sistema sta funzionando e le abitudini stanno cambiando".

I dati evidenziano anche un netto incremento nella gestione di alcune frazioni specifiche. L’organico è passato da 3.328 tonnellate nel 2023 a 4.837 nel 2024, la plastica e le lattine da 1.711 a 2.279 tonnellate, il cartone da 480 a 2.776. Aumentano anche i conferimenti di legno (da 1.734 a 2.012 tonnellate), ingombranti (da 512 a 746), inerti (da 485 a 830), vetro e vetro/lattine (da 1.884 a 2.123), e potature (da 5.902 a 6.055). In lieve calo solo RAEE (da 386 a 380 tonnellate) e carta (da 2.987 a 2.776), dato che potrebbe riflettere un minore consumo o una maggiore efficienza nella gestione.

Il trend positivo è confermato anche mese per mese: tra gennaio 2022 e luglio 2024 il rifiuto indifferenziato si è progressivamente ridotto da oltre 1.100 tonnellate mensili a circa 700, mentre la raccolta differenziata ha superato stabilmente le 2.000 tonnellate al mese nella prima metà del 2024. "Quando abbiamo iniziato questo percorso, l’84% di raccolta differenziata e i 120 chili di indifferenziato pro capite sembravano traguardi lontani – conclude Ortolani –. Oggi sono obiettivi concreti, a portata di mano. Abbiamo ridotto in modo sensibile la quantità di rifiuti che finiscono in discarica e costruito un sistema virtuoso che sta trasformando il rapporto della città con i suoi rifiuti. I dati sono una dimostrazione concreta che, con il contributo di tutti, è possibile cambiare davvero".