ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Relazione fra infermieri finisce in tribunale. Ma il collegio penale assolve l’uomo

Era accusato di violenza sessuale, stalking e violenza privata su una collega infermiera con la quale aveva avuto una relazione....

Era accusato di violenza sessuale, stalking e violenza privata su una collega infermiera con la quale aveva avuto una relazione. Ieri il collegio penale del tribunale lo ha assolto dalla violenza privata "perché il fatto non sussiste". Quindi, valutando la tardività delle querele per violenza sessuale e stalking andate avanti perché trascinate dalla violenza privata, ha pronunciato un non doversi procedere, così come chiesto dalla difesa (avvocati Tania Amoroso e Francesco Manetti). ll pm Francesco Coco aveva chiesto l’assoluzione per la violenza sessuale e un anno per lo stalking e la violenza privata. La donna era tutelata quale parte civile dall’avvocato Valentina Bartolini. All’epoca i due lavoravano in ospedale ma in reparti differenti. Secondo quanto sostenuto dalla difesa, per inquadrare il caso bisognava rifarsi a una registrazione depositata in udienza preliminare. In particolare conteneva una discussione tra i due infermieri nel parcheggio del pronto soccorso il 9 aprile 2021 in occasione di uno degli episodi contestati: quello che aveva poi portato all’imputazione cardine dal punto di vista procedurale: la violenza privata. Per la difesa, lui stava dialogando con lei in merito alla rottura di coppia avvenuta 4 giorni prima e non le avrebbe mai impedito di andarsene. La registrazione - ha proseguito la difesa in arringa - dava conto di un dialogo botta e riposta senza che lei vi si sottraesse ovvero cercasse di andarsene. Come dire che lui non le avrebbe affatto impedito di defilarsi. Quel giorno nel parcheggio erano intervenute le Volanti. La donna, pur specificando di non volere denunciare l’ex (lo avrebbe fatto più di un anno dopo), ne aveva chiesto l’ammonimento: ma, dato che il caso era partito d’ufficio, era intervenuta la procura ottenendo per l’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri, revocata ieri con l’assoluzione. Lei aveva spiegato di avere conosciuto l’uomo in ospedale e di avere convissuto con lui per mesi. Poi, per questioni ad avviso di lei legate alla gelosia di lui e alla sua non sincerità, la storia era finita con successiva escalation fino ad agosto nell’ambito della quale aveva ricevuto 135 mail oltre a numerosi messaggi Whatsapp e Facebook conditi - sempre secondo lei - da pedinamenti, felpate minacce e appostamenti.

Andrea Colombari