Ricatta il prete con il video hard: patteggia 10 mesi

Un 24enne straniero ha chiesto 160mila euro a un sacerdote della Bassa Romagna, minacciandolo di divulgare un video di un loro incontro

Il giovane era stato ospitato in canonica dopo aver chiesto aiuto

Il giovane era stato ospitato in canonica dopo aver chiesto aiuto

Ravenna, 5 ottobre 2023 – Prima ha chiesto aiuto a un parroco della Bassa Romagna lamentando una condizione di particolare indigenza, poi ha tentato di estorcergli ben 160mila euro minacciando di divulgare un video che lo ritraeva durante un rapporto sessuale con il sacerdote.

Per questo un ventiquattrenne di origine straniera, accusato di tentata estorsione e difeso dall’avvocato Carlo Benini, ieri mattina è comparso in tribunale a Ravenna davanti al gup Andrea Galanti (pm Lucrezia Ciriello) e ha patteggiato dieci mesi.

La vicenda risale all’estate di un anno fa quando il ventiquattrenne di origine straniera si rivolge a un parroco della Bassa Romagna per poter essere aiutato visto che si trova in quel momento in una condizione di particolare indigenza. È lo stesso prelato a raccontarlo ai carabinieri quando va a sporgere denuncia perché quel giovane da vittima si è improvvisamente trasformato in aguzzino e gli ha appena chiesto ben 160mila euro: in caso contrario avrebbe divulgato un video compromettente che li ritraeva insieme.

Ma facciamo un passo indietro perché quel giovane, presentatosi al parroco nell’estate 2022 come indigente, gli chiede ospitalità e viene fatto restare in canonica per un mese.

In questo lasso di tempo i due convivono serenamente, conversano e trascorrono tempo piacevole assieme. Finché una notte il ventiquattrenne chiama il sacerdote nella propria camera da letto e lo avvicina proponendogli senza mezzi termini un rapporto sessuale. Il parroco a quel punto viene sopraffatto da un momento di debolezza e cede poi se ne va e i due non riparlano dell’accaduto.

Almeno fino a quando è lo stesso giovane ad affrontare l’argomento con il sacerdote, accusandolo di essersi approfittato della situazione e sottolineando come l’episodio non fosse consono a un ministro di Dio.

Poi il ventiquattrenne, come denuncia il sacerdote, prende il cellulare e mostra un video in cui si vede l’incontro tra i due e lo minaccia di divulgarlo a meno che non decida di pagargli la “casa per mia figlia”.

Nel dettaglio, il giovane chiede al parroco ben 160mila euro, proponendo anche di dilazionare il pagamento in rate da 20mila, aggiungendo di conoscere la disponibilità economica del prelato in termini di denaro e abitazioni possedute.  Il prete glissa e afferma di non avere il denaro chiesto dal ventiquattrenne.

Poi però il sacerdote va dritto dai carabinieri e denuncia tutto l’accaduto. L’ultimo atto della vicenda si è svolto ieri mattina in tribunale a Ravenna, davanti al gup Andrea Galanti e al pm Lucrezia Ciriello, con il patteggiamento del ventiquattrenne a dieci mesi per tentata estorsione.