Riecco i lombardi in riviera "Un po’ di paura, ma siamo qui"

In tanti hanno approfittato del primo fine settimana dopo la riapertura dei confini regionali

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Il mare, lo stesso di sempre, li aspettava. I lombardi, al contrario, dopo tutto quello che è successo non sono più del tutto gli stessi: e così una piccola parte si è presentata all’appuntamento, mentre altri hanno preferito aspettare. Il primo weekend dopo la riapertura dei confini regionali è iniziato ieri, a Cervia e Milano Marittima, con una bella giornata di sole e le spiagge piene di gente. I bagnanti però sono – ancora – perlopiù locali: cervesi doc, faentini, bolognesi, modenesi, parmigiani. I lombardi in molti casi hanno posticipato l’incontro con la spiaggia, forse anche per questioni organizzative, ma qualcuno è già tornato. È il caso, ad esempio, di Caterina Casalinuovo, che si gode il sole estivo stesa sul suo lettino al bagno CerviAmare. "Sono partita subito da Milano, il 3 giugno, non appena ho potuto – racconta, con un sorriso che va da un orecchio all’altro –. Praticamente il tempo di fare le valige, e sono partita. Dovevo essere qua già dal 29 maggio, avevo prenotato". Per fortuna riuscirà a godersi la maggior parte dei giorni programmati: "Resto fino al 13. Il lockdown? Non ho avuto paura, ma non vedevo l’ora di uscire. Ed ero sicura che arrivata qua avrei trovato un ambiente molto attento alle distanze e alle regole, come è".

Non è l’unica al CerviAmare: c’è anche una coppia di Milano che avrebbe dovuto sposarsi proprio qui, in spiaggia, il prossimo 21 giugno. Il Covid ha cambiato tutto, ma non l’amore: torneranno con promesse e anelli a settembre. "Sono venute giù delle famiglie dalla Lombardia già il 4, clienti nuovi – racconta Gilberto Dradi al CerviAmare –, per il resto ho sentito molte parlate venete. Il problema è che molti hotel sono ancora chiusi, e questo non aiuta". Girando per la spiaggia si incontrano altri lombardi e veneti. Al Fantini Club Ivan Scelsa è arrivato da Bergamo con la moglie e la figlia. Poco lontano c’è Monica Lui, da Verona: "Sono venuta subito, appena ho potuto, e rimango tutto il mese – racconta –. Paura? Solo un po’ all’inizio. Per il resto ho vissuto molto alla giornata". I grandi assenti sono loro: i tedeschi. In molti bagni non si sono visti né sentiti. Sopra al bagno Gildo svetta la bandiera tedesca, eppure il titolare non li ha visti e non è l’unico. Al Fantini club arriveranno a breve: "Ci sono alcune famiglie tedesche che hanno già prenotato – spiega Claudio Fantini –. Arriveranno nei prossimi giorni". Solo a Milano Marittima, al bagno Bicio Papao, la prima famiglia dalla Germania è già arrivata: "Sono qui già da tre giorni – dicono dallo stabilimento –. Sono di Monaco e vengono qua tutte le estati da 30 anni".

Sara Servadei