Rigassificatore galleggiante Ravenna, lavori partiranno nel 2023

Bonaccini: "Impianto è imprenscindibile per il fabbisogno energetico dell'Italia, è bene arrivare in tempi ridotti ma l'opera deve essere sicura e sostenibile"

Rigassificatore galleggiante

Rigassificatore galleggiante

Ravenna, 15 luglio 2022 - Partiranno a inizio 2023 i lavori per il rigassficatore galleggiante di Snam al largo delle coste di Ravenna, collegato alla rete distributiva, che si prevede possa entrare in funzione nell'estate del 2024.

È quello che emerge dalla presentazione del progetto al tavolo per il lavoro e per il clima dell'Emilia-Romagna (del quale fanno parte le forze economiche e sociali) e alle commissioni del consiglio regionale. L'istanza di realizzazione del progetto è stata trasmessa la settimana scorsa al Commissario (il presidente della Regione Stefano Bonaccini) e da lui ai ministeri competenti. 

 "L'impianto è imprenscindibile per il fabbisogno energetico dell'Italia, per questo è  bene arrivare in tempi ridotti e con procedure inedite: la precondizione, naturalmente, è che l'opera sia sicura e sostenibile, che rispetti tutti gli standard di tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio biologico dell'area" . Parole di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna a proposito del progetto di Snam di un rigassificatore galleggiante al largo delle coste di Ravenna, del quale è commissario.

Rigassificatore, che cos'è e come funziona

"Si tratta - ha detto - di un investimento vitale per il Paese, di primaria grandezza e di massima urgenza, per il quale sono previste modalità e procedure inedite con cui dobbiamo misurarci. Anzitutto per conciliare interessi primari come quello di avere energia, ma di farlo in piena sicurezza per l'uomo e l'ambiente. Io aggiungo in massima trasparenza e ricercando il più possibile il confronto e la condivisione".

Rigassificatore a Ravenna, Bonaccini: "Candidatura ufficiale"

"L'Emilia-Romagna non intende girare la testa dall'altra parte rispetto all'emergenza energetica: per questo non abbiamo atteso l'invito del Governo e ci siamo candidati per primi offrendo il nostro contributo al Paese in un momento drammatico, nel quale è necessario variare l'approvvigionamento di forniture di energia dopo la guerra ingiustificata avviata dalla Russia in Ucraina. Oltre a dover dare risposte concrete e urgenti a famiglie e imprese, alle prese con un caro-bollette senza precedenti. Al Governo abbiamo posto una condizione: insieme alla gestione dell'emergenza acceleriamo però anche sulla transizione ecologica, perché l'autosufficienza nazionale e la lotta al cambiamento climatico debbono avere come stelle polari le energie rinnovabili".

A Ravenna, infatti, come ha ricordato anche il sindaco Michele de Pascale, esiste un progetto per realizzare il più grande parco eolico e fotovoltaico del nostro Paese, tra i più estesi in Europa. "È essenziale spingere al massimo su entrambe queste leve - ha detto Bonaccini - e noi dimostreremo che è possibile farlo".