"Riviera, le paghe siano giuste"

La stagione turistica è aperta e con il weekend di Pasqua, sulla nostra riviera, sembra aver registrato il tutto esaurito. Lo stesso Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia Romagna ci fornisce dati importanti: la riviera da sola ha totalizzato nel 2022 42 milioni di presenze, per un totale di circa 60 milioni in tutta la regione, tornando a livelli pre-covid. "Già da un mese – scrive Uil Ravenna – è però cominciato il solito tam tam, il grido di appello di tanti imprenditori che lamentano la difficoltà nel reperimento del personale, prevedendo ipotesi di chiusure per l’impossibilità di creare uno staff in grado di garantire i servizi. Situazioni come queste sembrano inverosimili: se venissero offerti 2mila euro al mese, siamo dell’opinione che non ci sarebbero difficoltà a trovare manodopera, nemmeno tra i percettori del reddito, la verità dei fatti deve essere per forza un’altra". La maggior parte dei lavoratori, "anche se regolarizzati con un contratto di lavoro, non ricevono il giusto stipendio a fronte delle ore lavorate. Molti contratti sono part time anche se la prestazione va ben oltre le 40 ore settimanali e quello che viene offerto come compenso forfait – con tredicesima, quattordicesima, ferie, permessi e Tfr – resta comunque inferiore ai minimi stabiliti dalla contrattazione collettiva di settore. La regolarizzazione parziale comporta un danno contributivo che incide sia a livello pensionistico sia in termini di disoccupazione, pertanto questi lavoratori restano sempre poveri". La Uil aggiunge: "Abbiamo parlato con diverse persone che ci hanno mostrato i contratti proposti che confermano la prassi consolidata di sfruttamento. Ci riferiscono di forfait di massimo 1.500 euro netti al mese per 5060 ore settimanali, senza giorno di risposo in piena stagione". Se le paghe offerte sono eque, "nel rispetto dei contratti collettivi nazionali, siamo convinti che il personale si possa trovare anche con facilità".