REDAZIONE RAVENNA

Sanità, faccia a faccia con l’Ausl: ‘fast track’ ortopedico da aprile

Presente il dg Carradori: difesa la scelta dell’Ausl sull’automedica.

Sanità, faccia a faccia con l’Ausl: ‘fast track’ ortopedico da aprile

Si è svolta ieri al palazzo comunale la commissione consiliare sulla Sanità che ha visto tra l’altro la partecipazione del direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori (foto), della direttrice del distretto Donatina Cilla, del direttore del presidio ospedaliero Davide Tellarini e del direttore dell’unità operativa 118 ed emergenza territoriale Romagna, Maurizio Menarini. Tra i temi toccati la rimodulazione delle automediche, tema sul quale i quadri di Ausl hanno difeso la scelta di ridurre le unità a una sola tra Faenza e Lugo evidenziando che gli standard di intervento non sono cambiati e anzi da un primo monitoraggio risultano ancora tempestivi rispetto alla media richiesta.

Si andrà inoltre verso un utilizzo maggiore dell’elimedica, anche grazie all’aumento dell’orario di servizio diurno, e per il momento resterà in essere la modifica introdotta lo scorso mese relativa all’auto medicalizzata che di giorno fa base a Castel Bolognese e di notte invece a Cotignola. E anche a Ravenna dal primo aprile, come già oggi è a Faenza e Lugo, l’equipaggio dell’automedica sarà composto da medico e infermiere. Come da delibera del consiglio comunale sono state formulate inoltre precise richieste all’Ausl in tema di fast-track ortopedico e di ripristino dei posti letto. Richieste accolte e che saranno portate avanti. Stando a quanto riferito il fast-track ortopedico, ovvero la presa in carico veloce del paziente, sarà attuata da aprile. Al termine dei lavori dell’ospedale invece i posti letto saranno quasi interamente ripristinati. Tra le forze politiche si è detto soddisfatto il consigliere 5 Stelle Marco Neri che ha inoltre chiesto un maggiore collegamento con l’hub forlivese. Per Alessio Grillini di Italia Viva la questione sanitaria resta da monitorare perchè di interesse pubblico. Più critico Stefano Bertozzi (Fd’I) secondo il quale le risposte sull’automedica sarebbero state troppo evasive.