UGO BENTIVOGLI
Cronaca

Sara Errani da urlo. Più forte degli insulti e dello stop per doping. Il sesto Slam è una favola

Dopo il trionfo olimpico, il successo nel doppio misto agli Us Open. Nel 2017 fu squalificata per un farmaco proibito: lo utilizzava sua madre. come terapia anti tumorale. Non si è mai arresa, ora vola.

Sara Errani da urlo. Più forte degli insulti e dello stop per doping. Il sesto Slam è una favola

Dopo il trionfo olimpico, il successo nel doppio misto agli Us Open. Nel 2017 fu squalificata per un farmaco proibito: lo utilizzava sua madre. come terapia anti tumorale. Non si è mai arresa, ora vola.

Ravenna, 7 settembre 2024 – Nessuna come lei. Resilienza e passione sono state le parole d’ordine negli anni bui: anche quelli del presunto doping, degli insulti.

Sara Errani è tornata sui grandi palcoscenici, è ritornata ai grandi successi in doppio, dalla finale al Roland Garros alla medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi, sino alla vittoria nel doppio misto con Andrea Vavassori agli Us Open, per la prima volta in assoluto di una coppia tutta italiana in uno Slam. E non che i precedenti fossero tantissimi: la faentina ’Raff’" Reggi nel 1986, sempre agli Us Open, e qualche decennio prima Nicola Pietrangeli al Roland Garros. Ma tutti con compagni stranieri.

Il grande ritorno di Sara Errani, al suo sesto slam in carriera e dopo aver conquistato il Golden Career Grand Slam in doppio, grazie all’oro olimpico, coincide con la sua 22esima stagione da professionista: molte delle sue avversarie non erano nate, quando lei esordiva nel 2002 tra le grandi con la 742ª posizione in classifica. Dopo aver trascorso tre anni tra le migliori dieci del mondo, tra il 2012 e il 2014 e aver raggiunto anche la finale del Roland Garros in singolare e non solo in doppio, il suo sembrava un declino lento ma costante,. Raggiunse anche la 366ª posizione nel giugno 2019, dopo aver perso al primo turno in un Itf a Brescia, guadagnando dopo la sconfitta 557 dollari.

Giusto per fare un confronto, il terzo turno in singolare e la vittoria nel misto agli Us Open hanno portato in dote a Sara Errani vittorie per 315.000 dollari.

Erano gli anni post squalifica per doping del 2017, una delle fasi più dolorose della sua vita. Prima lo stop di due mesi, per la comprovata assunzione accidentale di letrozolo, farmaco utilizzato per il trattamento del cancro al seno e usato in quel periodo dalla madre, finito probabilmente nell’impasto dei tortellini che Sara mangia praticamente sempre quando ritorna a Massa Lombarda.

Poi il ricorso della Nado e l’estensione a 10 mesi, dopo che Sara era tornata a giocare. In sede penale il procedimento contro Sara Errani è stato archiviato senza alcun processo. "Una vicenda che ha fatto soffrire Sara in maniera incredibile. Era davvero stata abbandonata da tutti – ha detto dopo l’oro olimpico il padre, Giorgio Errani – e solo il suo grande amore per questo sport le ha dato la forza di andare avanti e di ricominciare dal basso". Veramente dal basso, addirittura giocando i tornei da 25.000 dollari. Lei che in carriera aveva guadagnato più di 15 milioni di dollari in soli montepremi: una cocciutaggine tutta romagnola di chi sa che ha ancora tanto da dare e non si vuole arrendere mai.

Poi sono arrivate le prime vittorie e la nuova, lenta, scalata verso l’alto, sia in singolare, sia – soprattutto – in doppio con Jasmine Paolini: la vittoria a Roma, la finale al Roland Garros e ora questa nuova vittoria nel doppio misto per una posizione nuovamente tra le prime 100 – nessuna delle atlete che la precedono in classifica ha più dei suoi 37 anni – in singolare e numero 13 in doppio. Una vittoria oltre la vittoria.