Schianto mortale: c’è un’indagata. Il pm ha chiesto autopsia e dinamica

Incidente di Sant’Alberto: ieri mattina affidati gli incarichi a un medico legale e a un ingegnere .

Schianto mortale: c’è un’indagata. Il pm ha chiesto autopsia e dinamica

Schianto mortale: c’è un’indagata. Il pm ha chiesto autopsia e dinamica

Il medico legale veronese Dario Raniero dovrà stabilire la causa esatta del decesso. Mentre l’ingegnere bolognese Alfonso Micucci dovrà indicare la dinamica che ha portato allo scontro frontale tra le due vetture. Un doppio incarico ad altrettanti esperti quello che nella tarda mattinata di ieri ha affidato il pm Francesca Buganè Pedretti per fare completa luce sullo schianto mortale accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Sul registro degli indagati per le ipotesi di reato di omicidio stradale e lesioni stradali, figura una 76enne originaria di Lugo e tutt’ora ricoverata all’ospedale Bufalini di Cesena. Per lei ieri mattina c’era l’avvocato Eleonora Sgrò. Come di prassi, sono già stati eseguiti i prelievi per gli esami tossicologici: si è in attesa dei risultati. Mentre per quanto riguarda le consulenze volute dalla procura, verranno depositate rispettivamente entro 60 e 90 giorni.

L’incidente era avvenuto poco prima delle 17 sulla via Sant’Alberto. Secondo i rilievi della polizia locale, lo schianto potrebbe essere stato alimentato da un sorpasso sbagliato con conseguente invasione di corsia. Di fatto a collidere nei pressi del civico 376 su un tratto rettilineo, era state una Dr4 che procedeva verso il forese e una Nissan Leaf che marciava in direzione opposta. A bordo della prima auto, oltre alla guidatrice, c’era il marito di un anno più grande e di origine faentina. Mentre sull’altra c’erano un 75enne (al volante) e la moglie, poi deceduta: la 71enne Gabriella Rinaldi originaria di Annone Veneto in provincia di Venezia (i familiari della defunta sono rappresentati dall’avvocato Gerardo Grippo).

A seguito del forte impatto, la Nissan era stata schiacciata contro il guardrail: la 71enne, che si trovava seduta sul lato passeggero, era praticamente morta sul colpo. Gli operatori del 118 erano intervenuti con varie ambulanze e l’elicottero. E i tre feriti erano stati distribuiti tra gli ospedali di Ravenna e Cesena. L’identificazione della vittima era stata a lungo ostacolata dal fatto che con sé non avesse documenti; il marito, originario di Pozzuoli (Napoli), dal Santa Maria delle Croci aveva però confermato che a bordo con lui c’era proprio la consorte. Di conseguenza se l’è vista morire praticamente sotto agli occhi.