FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Scontro con un capriolo. Grave un motociclista

Coinvolto un 62enne faentino. L’incidente in A13 tra i caselli di Ferrara Sud e Nord

L’incidente in A13

L’incidente in A13

Questione di frazioni di secondo. Una figura scura che compare all’improvviso sulla carreggiata, l’urto contro la moto e poi il volo sull’asfalto. Solo in un secondo momento il protagonista della vicenda si renderà conto che quella cosa spuntata dal nulla e che gli ha fatto perdere il controllo della sua Bmw altro non era che un capriolo che stava attraversando la carreggiata nord dell’autostrada A13 nel Ferrarese. Sarebbe bastato veramente un soffio per trovarsi a raccontare una storia ben più tragica. Il centauro ha riportato diverse ferite, è stato portato in elicottero in ospedale ma non sarebbe in pericolo di vita. Agli agenti della polizia stradale il compito di ricostruire i contorni di quella tragedia sfiorata.

La cronaca inizia poco dopo le 9 di ieri. Siamo lunga l’autostrada A13, nel Ferrarese direzione Padova. Un motociclista faentino di 62 anni sta viaggiando in sella alla sua Bmw 1200 Rt. All’improvviso, tra i caselli di Ferrara Sud e Nord, accade qualcosa. Con un balzo, un capriolo salta le barriere a bordo strada e piomba sulla carreggiata proprio mentre sta passando il motociclista romagnolo. Nonostante la prontezza di riflessi, il centauro non riesce a fare nulla per evitare l’animale, comparsogli davanti all’improvviso e rimasto ucciso sul colpo. L’impatto è violento e fa volare il 62enne sull’asfalto. I pezzi della Bmw si spargono lungo la strada, poco lontano dal punto il cui il 62enne arresta la sua corsa. I soccorsi vengono allertati immediatamente e sul posto arrivano i sanitari del 118, con l’elisoccorso decollato da Bologna, e le pattuglie della polizia stradale di Codigoro e Altedo. Il malcapitato viene immediatamente medicato e, dopo le prime cure sul posto, trasportato all’ospedale di Cona in elicottero. L’autostrada rimane chiusa per il tempo necessario ai soccorsi e al recupero della moto, generando alcuni chilometri di coda poi smaltita già dalla seconda metà della mattinata. Ora saranno i rilievi della Polstrada a chiarire esattamente la dinamica dell’accaduto.

Federico Malavasi