
Nelle ore serali partivano dalla propria abitazione, situata nella provincia bolognese, per venire nella Bassa Romagna a coprire di scritte contro i vaccini, e contro la campagna vaccinale, luoghi di grande importanza simbolica, come possono essere gli hub vaccinali. Stiamo parlando di un uomo e una donna, sulla cinquantina d’anni, che la Polizia, al termine di un’accurata indagine, ha identificato appunto come ’imbrattatori no vax’ entrati in azione non solo a Lugo, ma anche in altre località del comprensorio.
La coppia è stata quindi denunciata dalla Polizia di Stato per numerosi episodi di imbrattamento nell’ambito di attività di contrasto alle iniziative messe in atto dai ’no vax’ contro le misure di contenimento della pandemia adottate dal Governo. Gli episodi sono avvenuti tra il mese di dicembre 2021 e il gennaio di quest’anno, con numerose scritte apposte nottetempo sui muri e non solo. Scritte diventate ormai tristemente famose come ’I vaccini uccidono, salvate i bambini’, ’Governo nazista’, ’Basta tamponi truffa’.
I due presunti autori di queste scritte sono sono stati individuati grazie all’attività investigativa effettuata dagli agenti della Digos e del Commissariato di Polizia di Lugo, indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Cristina D’Aniello. I poliziotti hanno analizzato vari impianti di videosorveglianza presenti nella Bassa Romagna, arrivando così a ricostruire nei dettagli i raid notturni effettuati dalla coppia bolognese. L’uomo e la donna sceglievano accuratamente i ’bersagli’ sui quali apporre le scritte contro i vaccini, a partire appunto dall’hub vaccinale del Centro sociale ’Il Tondo’ (imbrattamento del 13 gennaio) e dalla postazione di Largo Gramigna (il 29 dicembre) in cui vengono effettuati i tamponi al drive through, aggiungendo a questi anche punti di grande visibilità come il muro del cimitero o di edifici scolastici.
La Polizia ha appurato che nel corso della stessa nottata le scritte venivano apposte in più luoghi, sempre utilizzando vernice rossa e firmando il tutto con il logo Vivi. Sarebbero infatti tutte da addebitare alla coppia le scritte effettuate la notte del 13 gennaio al muro perimetrale dell’Istituto ’Compagnoni, al muro esterno del cimitero di lugo, ai piloni del cavalcavia autostradale a Cotignola, nella frazione di Taglio Corelli e anche al murale conselicese dedicato alla partigiana Enrichetta Cabassi che avevano suscitato profondo sdegno.
Nella perquisizione effettuata nella casa della coppia è stato sequestrato diverso materiale informativo, tra cui centinaia di volantini e adesivi di propaganda ’No vax’, oltre a dispositivi informatici che saranno analizzati dalla Polizia Postale.
lu.sup.