Servono più rimorchiatori. Quattro solamente per il rigassificatore. Aumentano i costi

Uno studio della Capitaneria di porto, redatto a metà gennaio, stima un incremento da 16,8 a 30,1 milioni con un rialzo fino al 14%. Questo almeno finché non sarà completata la diga frangiflutti.

Servono più rimorchiatori. Quattro solamente per il rigassificatore. Aumentano i costi

Servono più rimorchiatori. Quattro solamente per il rigassificatore. Aumentano i costi

Lo aveva annunciato il comandante della Capitaneria di porto, Michele Maltese, in un’intervista al Carlino al suo arrivo a Ravenna lo scorso anno: il rigassificatore avrebbe richiesto l’uso di quattro rimorchiatori in più. Lo studio messo a punto dai suoi uffici porta la data dello scorso 16 gennaio e stima un aumento dei costi da 16,8 a 30,1 milioni con un rialzo fino al 14%. Da chi dovranno essere coperti, se ne parlerà in una riunione prevista per martedì prossimo. La Capitaneria ipotizza una suddivisione del servizio, con tariffe diverse per quello al porto e quello alle metaniere, che sarà messo a gara, visto che la concessione alla Sers scade nel marzo 2025 e il rigassificatore entrerà in attività a fine 2024. La notizia, ripresa anche dal quotidiano Shipping Italy, è destinata a fare discutere. La Capitaneria ritiene che "basandosi sul solo confronto tra costi e fatturato, l’organizzazione attuale del servizio di rimorchio portuale sia efficiente e sufficiente per garantire l’operatività dei traffici marittimi del porto di Ravenna, per cui non sussisterebbero i presupposti per la rimodulazione del servizio". Pur considerando l’aumento del traffico previsto in seguito ai lavori di approfondimento del canale Candiano e di rifacimento delle banchine e alla nuova stazione marittima che porterà un maggior numero di navi da crociera, quello che la Capitaneria ritiene rilevante è l’entrata in funzione del rigassificatore perché "le manovre di ormeggio e disormeggio dell’unità rigassificatrice e della nave metaniera dovranno essere effettuate con l’ausilio di quattro rimorchiatori da 80 tonnellate di tiro". Almeno fino a quando non sarà completata la diga frangiflutti che dovrà realizzare l’Autorità di sistema portuale con un investimento di 250 milioni. Una volta creato questo muro paraonde "sarà necessario prevedere lo stazionamento in loco di due rimorchiatori da 80 tonnellate di tiro, mentre gli altri due potranno essere assorbiti nel servizio di rimorchio portuale".

La Capitaneria di porto propone, quindi, di suddividere in due momenti l’organizzazione del servizio di rimorchio, utilizzando come spartiacque la creazione della diga. I requisiti minimi "ante diga" sarebbero dieci rimorchiatori di prima linea, di cui sei destinati al porto e quattro al rigassificatore. Oltre a due rimorchiatori di seconda linea nel caso ci sia la necessità di sostituire un rimorchiatore di prima linea o di fronteggiare picchi di domanda o situazioni di emergenza. Tutto ciò richiederà 34 equipaggi, perché gli orari prevedono che i quattro rimorchiatori destinati al rigassificatore e due di quelli a servizio del porto siano pronti a muoversi h24, mentre i rimanenti quattro a servizio del porto sarebbero in turno nell’arco della giornata per 36 ore di operatività. Dopo la costruzione della diga, le necessità diminuiscono: nove rimorchiatori di prima linea, di cui sette destinati al porto e due al rigassificatore, oltre a due rimorchiatori di seconda linea, 28 gli equipaggi previsti. Attualmente Sers arma cinque rimorchiatori di prima linea e due di seconda con 16 equipaggi.

Maria Vittoria Venturelli