È successo il 6 febbraio 2015: l’acqua inondò i campi e alcune case a San Zaccaria. E inoltre dal canale Fosso Ghiaia minacciava di riversarsi sulla zona peep dell’omonimo paese: 300 persone furono evacuate, ma per fortuna nulla accadde. La paura, però, è rimasta, con la consapevolezza della fragilità di quel territorio. Nel febbraio di tre anni dopo un altro allarme: anche in quel caso per fortuna andò tutto bene. Poi c’è stato il maggio 2023: Fosso Ghiaia fu risparmiata ma si allagarono Roncalceci, Filetto e Pilastro.
Ora sono in arrivo due progetti per mettere al sicuro entrambe le zone fragili: Fosso Ghiaia da una parte e le Ville Disunite dall’altra. L’argomento è stato discusso ieri nella commissione consiliare 3 ’Assetto del territorio’ e sono state attivate procedure d’urgenza per velocizzare i tempi. Ad attuare i progetti sarà il Consorzio di Bonifica, come ha spiegato l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, mentre il Comune è chiamato a esprimere il proprio parere. "Vanno a salvaguardare il territorio – ha detto l’assessora – e per questo serve la massima celerità. Il bacino del Fosso Ghiaia ha visto in questi anni diversi interventi del Consorzio di bonifica, perché è una zona fragile e complessa per il rischio allagamento. Quanto messo in campo negli ultimi anni, come l’idrovora del bacino Aquara e gli interventi in zona San Zaccaria, ha già ridotto se non annullato i problemi verificatisi in passato".
Il primo intervento, riguardante proprio il canale Fosso Ghiaia, è finalizzato a portare l’acqua nel lago della Standiana in caso di necessità: a monte di Fosso Ghiaia sul lato destro, nei pressi di via Masullo, verrà creata un’opera che consentirà all’acqua di riversarsi su un’area chiamata ’prati umidi’, una sorta di cassa di laminazione naturale di proprietà privata e parzialmente alberata che a oggi non viene utilizzata per scopi agricoli. "In caso di innalzamento del canale si aziona una paratoia, che potrà aprirsi anche in automatico, e l’acqua defluisce nei prati umidi che verranno risagomati e sistemati in modo che piano piano l’acqua defluisca verso sud – ha spiegato in commissione Irene Paviani, ingegnere del Comune di Ravenna –. In questo modo l’acqua si porta naturalmente verso lo spigolo sud est dei prati umidi, dove verrà creato un canale in terra con una pendenza adeguata". Questo, attraversando con un sifone anche un’opera idraulica esistente, si collegherà col lago della Standiana grazie ad altre paratoie che potranno essere azionate sia manualmente che automaticamente. E, nel caso in cui il lago sia pieno, un’altra paratoia scaricherà l’acqua nei canali del consorzio. Gli argini del Fosso Ghiaia saranno inoltre rialzati per un tratto di circa 3 chilometri. Il progetto costa 4 milioni e mezzo e ha trovato il favore, oltre che della maggioranza, anche di Forza Italia, Lista per Ravenna e la Pigna.
Veniamo quindi all’altro progetto, che riguarda lo scolo Lama superiore e vuole mettere in sicurezza un’ampia fetta delle Ville Disunite che comprende Filetto, Pilastro e Roncalceci. Verrà potenziato il tratto che va dalla paratoia Filetto, alla confluenza col canale Sentolo, fino allo sbocco nel fiume Ronco. "Gli eventi alluvionali del maggio 2023 hanno evidenziato criticità idrauliche rilevanti – ha spiegato l’ingegnere del Comune Francesco Pazzaglia –. L’emergenza del bacino consiste nell’insufficienza delle sezioni di deflusso nel contenere le piene importanti: questo può causare esondazioni che possono interessare i territori a valle nel bacino dello scolo Lama inferiore". Il progetto si divide in tre parti: nel primo tratto, dalla confluenza col canale Sentolo fino circa a via Sabbionara, verrà allargata la sezione dello scolo Lama superiore. Nella sezione successiva, da via Sabbionara fino all’incirca all’incontro con lo scolo Tratturo, a questo tipo di intervento si aggiungerà il rialzo degli argini. Nel tratto terminale, fino allo sbocco nel fiume Ronco, si interverrà con la riprofilatura del fondo: per farlo verrà utilizzato il terreno di scavo (per circa 5.000 metri cubi) e non occorrerà portarne altro da una cava. Verrà anche rifatto un ponte interpoderale. Il progetto ha ricevuto il parere favorevole, oltre che della maggioranza, anche di Forza Italia.
Sara Servadei