Inquinamento Ravenna, polveri sottili oltre i limiti. Scatta il blocco del traffico

Sforati i limiti per quattro giorni consecutivi: arrivano nuove limitazioni fino a lunedì

I valori massimi sono stati sforati in tutti i comuni dell’Emilia Romagna

I valori massimi sono stati sforati in tutti i comuni dell’Emilia Romagna

Ravenna, 6 dicembre 2018 - Smog oltre i livelli massimi in tutta la regione. E così da domani (venerdì 7 dicembre) scattano le limitazioni previste dal Piano aria regionale. L’allerta è scattata dopo la pubblicazione dei risultati del bollettino ‘Liberiamolaria’ che mettono in evidenza il superamento dei limiti massimi di polveri sottili (le ‘pm10’) in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna con popolazione superiore ai trentamila abitanti negli ultimi tre giorni domani. A Ravenna i valori sono arrivati martedì fino a 87 µg/m3 (il limite di legge è 50).

Le nuove misure si aggiungono alle limitazioni della circolazione già in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e saranno in vigore fino a lunedì 10 dicembre compreso. Lo stesso giorno emesso il nuovo bollettino della qualità dell’aria, che darà indicazioni per i giorni successivi.

Ecco le ulteriori limitazioni previste: estensione del divieto di transito anche ai veicoli diesel euro 4 (oltre a quelli precedenti l’euro 4, ai veicoli a benzina precedenti l’euro 2 e ai ciclomotori e motocicli precedenti l’euro1, per i quali vige già il divieto); il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli; il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti in base alle limitazioni della circolazione in vigore; il divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione emissiva inferiore alle 4 stelle; l’abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C (+ 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nelle attività ricreative, di culto, commerciali e sportive e 17°C (+ 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali (sono esclusi ospedali ed edifici assimilabili, scuole e edifici assimilabili); il divieto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d’artificio ecc...); il divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.