Nessuno si era illuso che il dato positivo dei traffici mercantili di luglio (1,5 per cento) fosse l’inizio della ripresa post Covid per il porto di Ravenna, ma sprofondare a -23,2 per cento in agosto ha portato a galla parecchio pessimismo.
L’economia internazionale è ferma al palo e il prezzo che si paga è altissimo.
C’è un unico settore che viene dato in leggera ripresa nei prossimi mesi ed è quello dei materiali da costruzione.
Nel periodo che va da gennaio ad agosto 2020 – si legge nelle statistiche elaborate dall’Autorità portuale – la movimentazione di merci nel porto di Ravenna è stata pari a 14.457.083 tonnellate, in calo del 17,4 per cento (3.051.779 tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il mese di agosto, in particolare, ha registrato una movimentazione complessiva pari a 1.555.148 tonnellate, inferiore di ben il 23,2 per cento rispetto al mese di agosto 2019.
Per comprendere il calo di operatività del porto con un solo numero, basti considerare che nel 2020 sono arrivate 289 navi portacontainer, rispetto alle 335 dello scorso anno.
Le merci secche (vale a dire prodotti agricoli e metallurgici, mangimi, argille e altro) sono diminuite del 18,8 per cento negli otto mesi, mentre in agosto la perdita è stata addirittura del 26,8 per cento.
A preoccupare è l’ennesima performance negativa dei cereali, categoria merceologica che sta registrando quest’anno un -83,1 per cento in agosto e un -58,5 per cento complessivo negli otto mesi. Una flessione che non colpisce solo il Porto di Ravenna ed è l’effetto di una serie di concause che vanno dai mercati dove si è prodotto di più o di meno ai sistemi di trasporto con grano e mais che viaggiano maggiormente su treno e camion e meno in nave.
I materiali da costruzione, con 2.438.704 tonnellate movimentate, hanno segnato nei primi 8 mesi del 2020 un -30,3 per cento. Il crollo del dato, in questo caso, va imputato principalmente al calo delle importazioni di materie prime (-32,6 per cento) per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo. Il mese di agosto ha registrato un calo del 42,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2019 con significativo peggioramento rispetto a luglio.
I prodotti metallurgici perdono il 25,2 per cento negli otto mesi, in agosto il 32,1 per cento.
Per i contenitori o container, il segno meno da inizio anno è dell’11,1% , dell’8,1 per cento in agosto.
Continua la crisi del settore automobilistico, in forte calo da mesi per via del calo dei consumi.
Unica nota positiva viene dal terminal T&C, dove imbarcano e sbarcano i semi rimorchi (i cosiddetti ’trailer’) sulla rotta Ravenna-Brindisi - Catania: agosto ha chiuso con +1,3 per cento. Merito dell’avvio del nuovo servizio del Gruppo Grimaldi.
lo. tazz.

