
Il 3 settembre partirà il mondiale alla Standiana. Previsti 7000 atleti da 32 nazioni. "Per ogni euro investito nello sport ne tornano 18".
Manca sempre meno all’inizio del campionato internazionale di club di dragon boat, competizione di carattere globale che quest’anno si svolgerà dal 3 all’8 settembre alla Standiana. La manifestazione sportiva di canottaggio porterà a Ravenna 7000 atleti, che verranno insieme ad accompagnatori e familiari. Sarà quindi una grande occasione, ma anche responsabilità, per il territorio ravennate: "Siamo soddisfatti perché dà continuità ad altre competizioni che di recente si sono svolte in Romagna, come il Tour de France e il campionato internazionale di golf a Cervia – commenta Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara-Ravenna, alla conferenza di presentazione tenutasi ieri mattina alla Camera di commercio a Ravenna –. Un evento simile porta enorme visibilità, ci saranno 172 squadre provenienti da 32 nazioni differenti. Abbiamo stimato che ogni euro investito nello sport avà un ritorno di 18 euro. Questo vuol dire che una manifestazione simile non ha riscontri positivi solo nello sport, ma anche nell’economia del territorio".
"Siamo abituati ad ospitare tanti paesi – afferma l’assessore al turismo e sport del Comune di Ravenna Giacomo Costantini – ,la buona riuscita dell’evento influenza la reputazione che gli altri Paesi avranno su Ravenna". Sarà possibile vedere le gare anche in straming sul sito ’dragonboat.sport’, al prezzo di 5 euro. L’accesso dal vivo è invece gratuito.
Ravenna sarà per il secondo anno consecutivo il teatro di una manifestazione di dragon boat, quest’anno con i campionati mondiali mentre anno scorso, sempre alla Standiana, si sono svolti gli Europei. I mondiali alla Standiana si sono disputati anche nell’edizione 2014. "Il dragon boat è una disciplina di oltre 2000 anni – spiega Davide Cassani, presidente di Apt servizi Emilia-Romagna –, ed è ancora più significativo ospitare il mondiale a Ravenna, una delle città italiane più importanti artisticamente e culturalmente".
Claudio Schermi, presidente della federazione internazionale di dragon boat, esprime le sue soddisfazioni per la manifestazione: "La disciplina è accessibile a tutti, anche ai bambini e alle persone con disabilità fisiche. Inoltre parteciperanno anche atlete che sono state operate di tumore al seno, questo è un altro segno di inclusività". "È uno sport di squadra, e noi italiani abbiamo sempre dimostrato che in guppo ci facciamo valere, come è accaduto alle Olimpiadi –, commenta Antonio De Lucia, preisdente della federazione italiana dragon boat –, anche se per tradizione la Cina è più forte".
Uno degli obiettivi futuri è quello di rendere la città di Ravenna il centro federale di dragon boat, una missione approvata anche dal prefetto Castrese De Rosa: "È giusto investire nello sport, non ci tiriamo mai indietro quando ci propongono di organizzare manifestazioni sportive nel nostro territorio". Appuntamento a lunedì 2 settembre, quando alle 17.30 ci sarà la cerimonia di inaugurazione alla Standiana.
Jacopo Ceroni