Strage di uccelli a Ravenna, è il botulino la causa della morte. "State lontani"

Valle della Canna, si invitano i cittadini a non recarsi nell'area e a evitare di toccare gli animali

Uccello morto per botulino (foto d'archivio)

Uccello morto per botulino (foto d'archivio)

Ravenna, 3 ottobre 2019 – Confermata l’ipotesi relativa alla presenza di ‘botulino produttore di tossine di tipo C’, come causa della morte di centinaia di uccelli segnalata ieri nella valle della Canna. Questo è l’esito degli esami del primo campione di avifauna, prelevato all’interno della valle, eseguito dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Forlì.

Al riguardo, questa mattina, si è tenuto in Comune un tavolo tecnico di confronto sulla situazione, convocato d’urgenza. Alla riunione hanno partecipato, oltre al personale del servizio Tutela ambiente e territorio del Comune, il corpo dei Carabinieri Forestali, il Parco del Delta del Po, il servizio veterinario dell’Ausl Romagna, il servizio Caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna, Romagna Acque, Azimut, il Centro recupero avifauna e i tecnici di Ravenna Servizi Industriali.

Un’ampia varietà di uccelli è sensibile all’intossicazione da tossina di tipo C, soprattutto gli anatidi, mentre l’uomo no. Tuttavia, a titolo precauzionale, si invitano i cittadini a non recarsi nell’area, se non espressamente autorizzati, a evitare di toccare gli animali morti o malati e a non portarli via. Per contrastare anossia e ristagno - condizioni favorenti il batterio e la produzione della tossina, già in parte mutate dalle piogge delle ultime ore dopo il periodo estivo - sarà quanto prima immessa ulteriore acqua alla valle, grazie alla disponibilità di Ravenna Servizi Industriali e Romagna Acque.

Mentre continueranno i campionamenti, si intensificherà il lavoro di cura degli animali malati ancora vivi e quello di recupero delle carcasse, grazie ai volontari dell’Associazione Ornitologica Romagnola e Ambito Territoriale Caccia, coordinati dagli agenti di Polizia Locale addetti alla vigilanza delle zone naturali, con la collaborazione del Centro Recupero Avifauna.

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