REDAZIONE RAVENNA

Uccisione di animali, l’Enpa chiede di essere parte civile nel processo

In merito agli abbattimenti per un focolaio di aviaria nel 2022 a Lavezzola.

L’Enpa, Ente nazionale protezione animali, chiederà di essere ammessa come parte civile nel procedimento per maltrattamento e uccisione di animali in corso e relativo a un episodio avvenuto nell’aprile 2022. In quei giorni infatti nell’allevamento Fenati di Lavezzola vennero soppressi oltre mille animali tra cui anatre, polli, pavoni, fagiani e oche in seguito a un focolaio di influenza aviaria. Sul banco degli imputati figurano dieci persone, tra cui due veterinarie dell’Ausl, l’amministratore e sette operai della ditta incaricata di eseguire l’abbattimento dei volatili. "Le modalità di esecuzione, secondo gli inquirenti, sarebbero state caratterizzate da gravi violazioni – scrive l’Enpa in una nota –: catture multiple e traumatiche, spazi insufficienti, soffocamento non immediato, con conseguente stress e sofferenza per gli animali". Per questo "l’associazione, che da oltre 150 anni tutela i diritti degli animali in Italia, ritiene di aver subito un danno diretto – si legge nella nota –, sia patrimoniale che morale, come conseguenza delle condotte contestate agli imputati".

"L’abbattimento degli animali – dichiara Enpa – deve avvenire solo nei casi strettamente necessari e comunque nel rispetto delle norme di tutela del loro benessere. Qui ci troviamo di fronte a pratiche crudeli e ingiustificate, incompatibili con qualsiasi standard etico o legale. È nostro dovere intervenire".

L’udienza sarà il 17 giugno. Enpa, attraverso il proprio ufficio legale, chiederà al giudice di essere ammessa tra le parti civili: "Per ottenere giustizia a nome degli animali maltrattati e per ribadire il principio che chi infligge sofferenza senza motivo deve rispondere anche civilmente del proprio operato".