ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Un aiuto concreto per guarire dal vizio

Lo sportello sociale attivato dal Comune offre orientamento e consulenza al sostegno dei giocatori d’azzardo

di Annamaria Corrado

Lo sportello sociale attivato dal Comune che offre gratuitamente orientamento, consulenza e sostegno ai giocatori d’azzardo e ai loro familiari si chiama ‘Esc’, un nome che è anche la speranza di trovare una via d’uscita. Aveva appena aperto quando è scoppiata la pandemia, ma non si è fermato, cercando di individuare, nonostante le limitazioni, il modo più efficace per aiutare chi è in difficoltà.

Dalla sua apertura alla fine del 2021 si sono rivolti allo sportello in 44, metà uomini e metà donne. Di questi 21 sono giocatori (15 uomini e 6 donne) e i restanti familiari. Il fenomeno della ludopatia, in crescita anche sul territorio ravennate, colpisce persone di ogni età ed estrazione sociale. Tra i 44 che hanno chiamato lo sportello, 23 erano sposati, 29 con un lavoro, un solo disoccupato, 2 studenti, 4 pensionati. Sono in maggioranza di Ravenna (33), 4 di Cervia, 1 di Russi, 3 di Forlì, 2 di Lugo e 1 di Faenza. Lo sportello fa capo all’assessorato ai Servizi sociali e al Servizio sociale associato e Ravenna è capofila con Cervia e Russi. Lavora in stretta collaborazione con il Sert e infatti dei 44 che si sono rivolti al servizio 6 sono stati accompagnati al Sert, altri 6 erano invece già seguiti, altri sono stati mandati allo sportelo per una consulenza legale. Il servizio, coordinato da Villaggio Globale, offre anche accoglienza, informazioni e supporto psicologico.

Giordana Pasini è una delle due avvocatesse che offrono consulenze legali. "Ha bisogno di aiuto – spiega – non solo chi è affetto da ludopatia, ma anche i familiari, gli amici, i datori di lavoro. Incontriamo persone in grande difficoltà per i debiti. A Ravenna è capitato di parlare con chi aveva accumulato anche 100.000 euro di debito, con le banche, le finanziarie che forniscono prestiti con grande facilità, con privati. Si cerca di intervenire chiedendo di ridurre le rate mensili, di sospendere i pagamenti per un certo periodo. Abbiamo contatti anche con il fondo antiusura. I problemi sono diversi, legati ad esempio alla separazione tra coniugi e poi ci sono quelli legati ai procedimenti penali, e non sono rari, perché chi gioca cerca come può di procurarsi il denaro. C’è chi commette reati sul luogo di lavoro. Noi spieghiamo cosa può accadere loro, ci muoviamo nello stragiudiziale". Giordana Pasini assicura che il fenomeno non ha età, coinvolge trasversalmente tutte le tipologie di persone.

"Ci è capitato – conclude il legale – di avere a che fare con un ragazzo di 22 anni che lavorava e aveva quindi una certa disponibilità di denaro, fino agli anziani. Cambia la modalità: il giovane preferisce le scommesse sportive, gioca on line, gli anziani le sale bingo o i ‘gratta e vinci’. Lo sportello si occupa anche di corsi di formazione, ha promosso incontri con le scuole e collabora con associazioni impegnate nella lotta e nella sensibilizzazione sul fenomeno. Tra i prossimi progetti c’è quello di coinvolgere i centri per anziani. "Mi preme – osserva l’assessore alle politiche sociali Gianandrea Baroncini – sottolineare l’importanza delle iniziative promosse dallo sportello nell’ambito del contrasto all’iperconnessione dei minori con le ludopatie. Problematiche acuite dalla pandemia e dal conseguente lockdown che hanno segnato persone e famiglie. Lo sportello Esc per giocatori d’azzardo e familiari è nato grazie alla partecipazione a bandi di finanziamento regionale e, ad oggi, ha aiutato quasi 50 persone, tra cui giocatori e giocatrici di ogni età e condizione economica, e familiari di giocatori. Siamo molto soddisfatti dell’operatività del servizio che è diventato un prezioso punto di riferimento per le persone in difficoltà e per la costruzione di una cultura diffusa, grazie alla presenza di operatori ed esperti. Un bagaglio di conoscenze e informazioni affatto scontate grazie alle quali sviluppare uno scambio e un confronto di esperienze e soluzioni di valido aiuto e supporto. Tutto il lavoro, diretto o di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di far conoscere meglio quella che è una vera e propria malattia e, grazie ad una maggiore consapevolezza, favorirne la prevenzione e il contrasto".

Esc è in via Venezia ed è aperto ogni martedì e giovedì, si accede su appuntamento chiamando il 342 9080614.