ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Un maxi-coro di tremila persone. Muti lo dirige nel segno di Verdi

Ravenna Festival, oggi e domani al Pala De Andrè voci da tutta Italia per ’Cantare amantis est’. .

Riccardo Muti

Riccardo Muti

“Cantare amantis est” è fra gli appuntamenti più attesi dell’intero cartellone di Ravenna Festival 2025, un evento unico, irripetibile: Riccardo Muti ha chiamato a raccolta tutte le voci del Paese, cori e coristi professionisti e amatoriali, principianti ed esperti, di qualsiasi età e tessitura, e li riunisce in un unico grande coro dando vita un’esperienza di comunità musicale di altissimo valore simbolico. E di straordinario valore musicale: perché oggi (dalle 15 alle 20) e domani (dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30), nel grande spazio del Pala De André le oltre 3000 voci che da tutta Italia hanno risposto all’appello prenderanno parte a lunghe sessioni di prova dirette proprio da Muti. Una sorta di preziosa masterclass, aperta al pubblico, in cui studiare, approfondire e provare alcune delle più significative e celebri pagine corali di Giuseppe Verdi: “Patria oppressa!” da Macbeth e “Jerusalem!... Jerusalem!” da I Lombardi alla prima crociata e, non poteva mancare, “Va’ pensiero” da Nabucco. L’appuntamento è stato organizzato in collaborazione con Feniarco.

Nei grandi spazi del Pala De André si allestisce, dunque, uno straordinario affresco corale, che costituisce il nucleo di “Cantare amantis est”, il nuovo progetto curato da Anna Leonardi e Michele Marco Rossi. Muti spiega: "In questo momento drammatico, in cui il mondo è una polveriera accesa, in cui le persone continuano a morire sotto le bombe, i popoli europei si chiedono se investire sulle armi mentre i terremoti fanno migliaia di vittime e distruzione, i bambini vengono privati della vita e di un futuro; in questo momento, ho voluto lanciare una Chiamata, un appello rivolto a tutte e a tutti, senza distinzione di provenienza, età, sesso, professioni, religioni".

Se le voci bianche, i bambini, siederanno in prima fila, vicini al maestro, le altre voci, divise per sezioni (dai soprani ai bassi), saranno dislocate nelle ampie gradinate del Pala de André, ma ogni singolo corista potrà immergersi nell’esperienza anche attraverso grandi schermi che consentiranno di apprezzare al meglio l’espressività e gli insegnamenti di Muti. Mentre per il pubblico che non riuscirà ad accedere direttamente alla grande sala, sempre al Pala saranno allestite con schermi anche la Sala Rossa e la Sala dei Marmi.

’Cantare amantis est’ continua con ’Another Bach in the Wall’, domani alle 21 all’Istituto “Ricci Muratori”, ingresso libero, per inaugurare l’opera collettiva commissionata ad alcuni dei giovani partecipanti alla ’Chiamata alle arti’ lanciata nel 2024. Giada Quaglia, Sara Carfagno e Nicola Ceccherini hanno realizzato un grande murale restituendo nuova vita a un muro nel giardino della scuola.

Il murale è realizzato con una vernice “fotocatalitica” che ne riveste la superficie con una sorta di velo antismog, perché alla luce del sole abbatte gli agenti inquinanti e quindi “respira” come fanno gli alberi. Per la sua inaugurazione, si esibiscono altri giovani partecipanti alla Chiamata 2024: Federico Marangon, Eleonora Buscherini, Lucia Bazzi, Adele Monti.