
di Giulia Rossi
"Quando il mondo fuori era fermo e silenzioso mi sono immerso in uno spazio senza confini, dov’ero libero di sperimentare": il grande compositore Ludovico Einaudi con il suo pianoforte sarà questa sera al Ravenna Festival per presentare il suo ultimo album ’Underwater’ (sott’acqua, in inglese, ndr) primo lavoro in solo degli ultimi venti anni nato nel tempo sospeso lockdown.
Un concerto molto atteso e fortemente voluto, già sold out, che vedrà sul palco del Pala De Andrè il compositore e pianista torinese accompagnato dai tre musicisti Redi Hasa, Federico Mecozzi e Francesco Arcuri. L’evento è l’anteprima della XXXIII edizione del Festival dedicato quest’anno al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e che comincerà ufficialmente il 1 giugno con Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra per concludersi il 21 luglio con oltre cento spettacoli in programma.
Punta di diamante della musica strumentale contemporanea Einaudi, reduce dalle date europee, fa tappa a Ravenna col tour dell’album pubblicato a gennaio per Decca Records a breve distanza da ’Cinema’, disco importante che raccoglie le sue più famose colonne sonore tra cui quelle di ‘Nomadland’ e ’The Father’, due pellicole vincitrici di Oscar, BAFTA e Golden Globe. La carriera come compositore classico, i maestri Luciano Berio e Karlheinz Stockhausen, poi l’attrazione per le contaminazioni, dal canone contemporaneo occidentale e popolare, il minimalismo e l’elettronica: la musica di Einaudi attraversa territori, fa viaggiare, emozionare, sognare. E grazie all’universalità del suo linguaggio compositivo l’artista è oramai un fenomeno mondiale con record di ascolti digitali su Spotify, YouTube e TikTok. Conquistare ascoltatori di generazioni diverse è un’arte. I fortunati spettatori che assisteranno al concerto speciale di Ravenna Festival si troveranno immersi nelle atmosfere fluide e profonde di un disco che il compositore descrive come un inno alla bellezza della lentezza, scritto in solitudine e in dialogo col il suo piano, dove la la musica diventa "una sorta di manifesto del modo in cui dobbiamo riconsiderare la nostra vita futura, anche nel rispetto della natura che durante il lockdown ha reagito con forza".
"La bellezza della lentezza è sostanziale – sottolinea Einaudi. ‘Underwater’ è una dimensione fluida e parallela, che scorre senza interferenze esterne. Sono forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto sul pianoforte. A volte nella composizione metti così tanti livelli di pensiero che la pura ispirazione rischia di affievolirsi nel processo. Scrivere una canzone invece è come respirare, un’onda che va e che viene".
Una musica, insomma, che vuole guarire, incoraggiare, coinvolgere; un diario intimo eppure universale della comunione fra compositore e pianoforte. Da condividere con tutto il pubblico di questa sera.
L’inizio del concerto – lo ripetiamo, tutto esaurito –, è previsto alle ore 21.