Valanga a Pila, "addio Roberto, fratello di avventure. Eri la nostra famiglia"

Il ricordo degli amici di Bucci, morto a 28 anni in Valle d’Aosta

Valanga a Pila, "addio Roberto, fratello di avventure. Eri la nostra famiglia"

Valanga a Pila, "addio Roberto, fratello di avventure. Eri la nostra famiglia"

Faenza (Ravenna), 8 aprile 2018 - Sono arrivati ieri a Pila, in Valle d’Aosta, i genitori di Roberto Bucci, il 28enne faentino morto sabato mattina insieme al 51enne imolese Carlo Dall’Osso, travolti da una valanga sul Col Chamolé, a 2.600 metri di quota nel territorio di Gressan (Aosta), mentre stavano partecipando a un’uscita nell’ambito di un corso avanzato di scialpinismo insieme ad altri 19 appassionati della scuola di Pietramora del Cai. 

«I genitori sono andati a prendere Roberto per riportarlo a casa» racconta Eugenio Leonardi, uno degli amici più cari di Bucci. Prima del nulla osta per riportare il corpo del 28enne a casa, il pm di Aosta Eugenia Menichetti, titolare dell’inchiesta sull’accaduto, potrebbe decidere di disporre l’esame autoptico. Come fanno sapere dalla famiglia, oggi si potrebbe comunque sapere qualcosa sui funerali del ragazzo. Intanto, mentre in Valle d’Aosta i finanzieri che stanno conducendo le indagini hanno sentito gli scialpinisti del gruppo romagnolo per stabilire cause ed eventuali responsabilità della tragedia, a Faenza sono giorni di dolore per la scomparsa di Bucci, un giovane conosciutissimo e amatissimo da tutti in città. Dagli ex compagni del gruppo storico del Borgo Durbecco in cui per anni il 28enne aveva suonato la chiarina agli amici de I Musicanti di San Crispino, dai colleghi della palestra Fit&Joy dove lavorava come chinesiologo agli amici più intimi tra cui Leonardi.

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«Siamo cresciuti insieme – racconta – eravamo anche nati lo stesso giorno, il 25 febbraio del ’90: quasi gemelli insomma. Roberto era un appassionato della vita e delle emozioni forti che trovava in sport quali l’arrampicata o lo scialpinismo. La montagna era una sua grande passione». Leonardi e Bucci facevano parte di un gruppo di dieci amici che erano come fratelli. E che sabato pomeriggio, appena hanno saputo della tragedia, hanno lasciato tutto per ritrovarsi a casa di ‘Robi’. Su Facebook gli amici hanno anche pubblicato un post con una foto di gruppo, scattata sul divano della casa che Bucci condivideva con un amico del gruppo. «Vogliamo scrivere qui affinché chiunque possa capire cosa fossi per noi – si legge nel messaggio sul social –. Amico, fratello di avventure, passate, presenti e future». E ancora: «Ci mancherai fratello. Perché alla fine è questo che eravamo, è questo che siamo, una famiglia, proprio come dicevi tu: “Gli amici sono la famiglia che ti scegli.... Il problema è che non puoi dire che non sia colpa tua”. Riposa in pace amico». 

«È un grande dolore – conclude Leonardi –. Pensi che l’ho sentito per l’ultima volta poche ore prima della tragedia: alle 9 di sabato mattina ha scritto nel nostro gruppo Whatsapp per fare gli auguri a un nostro amico e non vedeva l’ora di festeggiare al suo ritorno. Purtroppo però qualche ora dopo abbiamo saputo della tragedia»..

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