
"Vandali al parco delle Lavandaie. Ora basta, non cureremo più lo spazio"
Il parco delle Lavandaie di nuovo preda di atti vandalici. È successo nel fine settimana scorso durante lo svolgimento della manifestazione legata allo street food che ha proposto anche una serie di eventi e concerti. Nella mattinata di sabato 4 maggio, il volontario responsabile della manutenzione del parco, Tonino Rivola, si è accorto che la serratura della colonnina della luce, dove sono presenti i contatori e tutti gli allacci, era stata bloccata con la colla. Stesso destino anche per il lucchetto della catena usata per chiudere le ante dell’ex cabina di Hera, utilizzata ora come deposito attrezzi. Considerato che alla sera era previsto un concerto, Rivola è stato costretto a forzare con uno scalpello le serrature per avere accesso agli allacci. Quanto accaduto è stato denunciato alla Polizia locale che ha fatto immediatamente partire gli accertamenti anche attraverso l’accesso alle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Il parco delle Lavandaie è stato oggetto di attenzioni simili anche durante il periodo di Natale, quando, sempre ignoti hanno sigillato il lucchetto del ripostiglio attrezzi, tagliato le corde che trattenevano il gonfiabile a forma di Babbo Natale e reciso con un cutter il banner di plastica in cui era riportato il programma degli eventi.
Per Alfreda Drei, rappresentante dell’Associazione parco delle Lavandaie che organizza gli eventi e tiene curato il parco, questo ennesimo episodio segna la fine di un percorso. "Non è possibile continuare in questo modo – sottolinea –. Noi volontari ci diamo da fare per organizzare eventi e rendere vivo oltre che curato il parco e ogni volta succedono episodi di questo tipo. A settembre, quando finiranno gli appuntamenti in programma, credo proprio che smetteremo di organizzarne". Ad appesantire il carico contribuiscono anche i commenti dei residenti, alcuni dei quali completamente contrari alle attività di animazione per il "rumore" che provocano. "I concerti iniziano alle 21.15 e smettono alle 23.30, in orari del tutto consoni – continua Alfreda –. Mi sono sentita dire che la scelta di comprare casa qui per alcuni era stata dettata dalla volontà di stare in pace. Per noi organizzare eventi e prenderci cura del parco, rappresenta una attività a perdere, nel senso che non ci guadagniamo nulla ma al contrario investiamo tempo e risorse che nessuno rimborsa. Vorrà dire che da settembre in poi si tornerà al vecchio sistema, parco sporco ed erba a metà gamba".
Monia Savioli