Ravenna, 17 ottobre 2024 – Potrebbe essere il 2025 l’anno giusto per la riapertura del complesso di Villa Callegari, almeno per una parte delle attività che sorgeranno al suo interno. A dare la notizia è Marco Rusalem, capo cantiere della ditta che esegue gli interventi edili. “Il programma – spiega – è questo. Vorremmo che per la primavera del prossimo anno fossero aperte almeno parzialmente le attività. Gran parte del lavoro strutturale è già stato fatto, ora siamo in attesa del parere di Comune e Soprintendenza perché abbiamo chiesto alcuni piccoli aggiustamenti, come l’inserimento di alcuni servizi igienici, e questo ha rallentato il cantiere, nel frattempo continuiamo a manutentare il parco, a tenerlo pulito e in ordine”.
Il direttore dei lavori è l’architetto Stefano Martini, il progettista e responsabile della sicurezza è l’ingegnere Michele Berti di Architecnica. Nella villa principale il grosso delle opere strutturali è già stato realizzato: è stata rimontata tutta la parte alta del tetto e ora si sta procedendo con la parte bassa, sono stati fatti gli intonaci interni ed esterni ed è stata installata tutta l’impiantistica. Ora si stanno rifacendo le fogne.
Il progetto prevede che all’interno del complesso, dove si trovano una villa, una sorta di padiglione e una chiesetta, tutto circondato da un grande parco, vengano inaugurati un ristorante, un bar e, al piano superiore della struttura principale, un circolo culturale e una sorta di struttura ricettiva. Il parco sarà aperto al pubblico.
Quella di Villa Callegari, residenza estiva della famiglia che ha dato il nome anche alla fabbrica in via Fiume Abbandonato che produceva gomma e che ora è un complesso residenziale, è una storia travagliata. Almeno quella recente.
Il 19 marzo 1991 il consiglio comunale approva l’acquisto del complesso immobiliare, ma il tentativo di riqualificare un’area così ampia, si scontra con tante difficoltà. All’inizio villa e parco diventano rifugio di senzatetto e negli anni il degrado aumenta. Nel 2003 l’amministrazione comunale affida il complesso in concessione alla società Honoria, che però non inizia la ristrutturazione. Fino al 2017, quando subentra la Villa Callegari srl. A partire dal 2021 sono stati ripristinati il verde, recinzione e illuminazione ed è finalmente partito il recupero dell’edificio, compatibilmente con la pandemia. “In questi anni – conclude Rusalem – abbiamo riportato il parco alle sue condizioni originarie. In un primo tempo era pieno di rovi e di alberi pericolanti, in pratica non si entrava. Ne abbiamo rimossi un centinaio, così come abbiamo tolto alcune strutture in cemento armato sempre all’interno del parco. Il recupero di Villa Callegari ha richiesto un investimento importante, è un intervento complesso e solo per i lavori effettuati nella villa e per la manutenzione del verde e il ripristino del parco sono stati investiti attorno a 1 milione e 300mila euro. Il nostro obiettivo è aprire il prima possibile, questo è un luogo troppo importante e di valore per non restituirlo quanto prima alla città”.
a.cor.