
La camminata contro la violenza di sabato. Ha partecipato anche il prefetto De Rosa
Ravenna, 25 novembre 2024 – In cinque anni le denunce sono aumentate, e non di poco. Merito, forse più che di una reale crescita dei casi, di una sensibilità più spiccata sull’argomento, degli appelli a reagire e delle campagne informative. I dati relativi alle denunce che rientrano nel cosiddetto ’Codice rosso’, per la violenza sulle donne fotografano una società che deve fare ancora molti passi avanti. Oggi, in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere, il tema verrà approfondito in Prefettura con gli interventi del procuratore di Ravenna Daniele Barberini e del procuratore del tribunale dei minori di Bologna Giuseppe Di Giorgio. Inoltre verrà presentato un progetto per fare prevenzione sul tema anche nelle scuole.
Tornando ai dati, il 2023 ha visto un aumento rispetto al 2022: +17%. Le denunce prese in considerazioni sono quelle per maltrattamenti (114 nel 2019, 162 nel 2022, 191 nel 2023), atti persecutori (52 nel 2019, 73 nel 2022, 66 nel 2023), violenza sessuale (23 nel 2019, 40 nel 2022, 27 nel 2023), revenge porn (1 nel 2019, 4 nel 2022, 4 nel 2023) e violazione al divieto di avvicinamento (2 nel 2019, 26 nel 2022, 17 nel 2023). A questi si aggiungono gli ’altri reati’, che comprendono lesioni, altre forme di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore: 393 denunce nel 2022, addirittura 513 nel 2023.
Rispetto al 2019 in quattro anni sono aumentate le denunce per tutti i reati relativi alla violenza di genere: +67,54% i maltrattamenti, +26,92% gli atti persecutori, +17,39% le violenze sessuali, +300% il revenge porn, +750% le violazioni al divieto di avvicinamento. Nel primo semestre del 2024, confrontando i dati con quelli dei primi sei mesi dell’anno precedente, aumentano lo stalking (+82,76%), i maltrattamenti (+5,68%) e le violenze sessuali. In particolare da gennaio a giugno ci sono state 93 denunce per maltrattamenti, 53 per atti persecutori, 15 per violenza sessuale, 1 per revenge porn, 8 per violazione al divieto di avvicinamento e 131 per altri reati (lesioni, altre forme di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore).
“Per fortuna Ravenna ha una rete forte di servizi e la legge qui funziona – dice il prefetto Castrese De Rosa –. Ora intendiamo fare sensibilizzazione nelle scuole, per iniziare dai più piccoli. Se non creiamo una cultura del rispetto poi si potrà solo intervenire a cose fatte”.