Ravenna, Yuri Focaccia (Foto Zani)
Ravenna, 23 giugno 2015 - Fornaio di notte, studente di giorno. Ma ora che ci sono gli esami per la maturità, meglio appendere un cartello e riprendere fiato: ‘Lunedì chiusi per terza prova esame di maturità’ (FOTO). In verità anche nelle precedenti due prove, il forno Damanti di Madonna dell’Albero era rimasto chiuso con la stessa motivazione, soltanto che questa volta il gesto di Yuri Focaccia, 19 anni, iscritto a Ragioneria, ha attirato la simpatia di tutta la località che ne ha fatto una sorta di simbolo di fatica e solidarietà.
Yuri si è trovato a portare avanti l’attività di famiglia improvvisamente, in seguito a un lutto di pochi mesi fa: la morte di Paolo Damanti, titolare del forno e marito in seconde nozze di sua madre, Romina. Con la mamma e la zia Elena impegnate a gestire il negozio durante il giorno, Yuri, era l’unico di cinque fratelli nelle condizioni di non far chiudere il forno. Era abituato a dare una mano e ha subito messo a frutto l’esperienza maturata.
«Entro nel forno verso le 20 ed esco alle 3 del mattino. Faccio il pane, i dolci, la pizza. Poi vado a scuola e nel pomeriggio riposo un po’ e studio». Da un paio di mesi questi sono gli orari che scandiscono la vita di Yuri. «Devo ringraziare la scuola, che ha capito la mia condizione e lo sforzo che tutti in famiglia stavamo facendo in un momento molto difficile. Ho fatto qualche assenza di troppo, ma sono ugualmente soddisfatto di come sono andate finora le prove d’esame. E’ chiaro che ho dovuto chiudere l’attività per essere ben sveglio, ma lunedì ho l’orale e poi riprenderà la vita normale. Spero comunque di prendere un buon voto».
Per il ragazzo la vita ‘normale’ sarà quella di continuare a gestire il Forno Damanti. «Finita la scuola – dice sorridendo – mi si apre un mondo. Sono veramente contento. Farò il pane fino alle 3 di notte e poi avrò tutto il giorno a disposizione. Cercarmi un altro lavoro? Questo non è il momento di cercare avventure. Ho un’attività di famiglia da mandare avanti, sono soddisfatto di quello che faccio, ho un mio orario, un mio stipendio, una famiglia. Per ora sono molto concentrato su tutto ciò».