
Andrea Corradini in sella alla bici
Ha lottato a lungo contro una grave malattia. Non è riuscito a sconfiggerla, ma la morte l’ha trovato "vivo", nel vero senso della parola, perché fino a quando gli è stato possibile Andrea Corradini ha portato avanti il lavoro di una vita e le sue passioni. Il noto imprenditore, titolare della Cicli Corradini di via Kennedy, è passato all’altra riva nella notte tra domenica e lunedì, e la sua scomparsa ha destato vastissima impressione e cordoglio nella nostra città, dove Corradini, 49 anni, era conosciutissimo non solo per la sua attività commerciale, ma anche per la passione per le corse ciclistiche.
Dotato di forte tempra non aveva tenuto nascosto il morbo che lo affliggeva ma ne aveva sempre parlato anche sui canali social. Non a caso i medesimi, man mano che si diffondeva la notizia della sua morte sono stati inondati da decine di messaggi di cordoglio, giunti da colleghi, amici, e appassionati delle due ruote. La sua voglia di vivere e di affrontare, giorno per giorno, ogni tipo di situazione lo aveva portato anche, nel 2020, in pieno lockdown da Covid, a pubblicare un video sulla voglia di ricominciare.
Tra i primi a ricordarlo gli amici della Dsb, un’azienda di distribuzione di Mountain Bike di Osio Sotto, nel bergamasco, con cui Corradini collaborava: "Hai presente quelle persone che appena le vedi capisci che sono brave persone – ha scritto il titolare, Davide Bonandrini – ecco Andrea Corradini era una persona così. È stato uno dei primi a credere in noi e ha sempre portato avanti la sua azienda con il suo approccio mai banale e scontato. Il male lo ha raggiunto ma anche l’ultima volta che l’ho incontrato aveva gli occhi vispi e allegri che davano forza".
Centinaia poi i messaggi scritti nella sua pagina Facebook, Corra Corradini, alcuni davvero molto toccanti. E con commozione lo ricorda Massimo che con l’aiuto dell’imprenditore scomparso organizzato un raduno benefico di Mtb a San Polo d’Enza a fine ottobre: "Ho comprato bici da lui per una vita, col tempo siamo diventati amici. Avendo avuto problemi di cuore, cerco di organizzare iniziative per sensibilizzare le persone sul tema, e sono stato molto orgoglioso quando ha deciso di darmi una mano".
Anche il mondo della politica ha voluto porgere omaggio a Corradini. A partire dal sindaco di Reggio, Marco Massari: "Ho conosciuto Andrea quando era un ragazzo, frequentando da tanti anni il suo negozio. Era per me, come per tanti appassionati ciclisti, un punto di riferimento ed era bello scambiare con lui opinioni e pareri su tanti argomenti. La sua competenza, la sua disponibilità, la sua cortesia, l’attenzione per la persona oltre che per il cliente erano le caratteristiche che lo hanno fatto apprezzare da tanti". Il sindaco poi nel ricordare "il suo carattere che gli ha permesso di affrontare la malattia con dignità, coraggio e determinazione" invita, a testimonianza di ciò "a rileggere i post che scrisse dal letto di ospedale".
"Incredula e addolorata" si definisce Carlotta Bonvicini, assessore alle politiche per il clima, che ricorda "i tanti ciclisti reggiani hanno avuto modo di apprezzare la professionalità e la gentilezza. Cosa che a mia volta posso testimoniare con tanta tristezza nel cuore".
La camera ardente di Corradini sarà aperta oggi, in Croce Verde, dalle 8 alle 19. Le esequie funebri si svolgeranno domani, alle 10.45, nella Sala del Commiato della stessa agenzia di onoranze funebri. Successivamente il feretro, dopo una breve sosta davanti a Cicli Corradini, in via Kennedy, proseguirà per il cimitero di Coviolo dove sarà cremata. Andrea Corradini lascia la moglie Monica, il figlio Alex e il padre Tullio. Eventuali offerte in sua memoria dovranno essere destinate alla Medicina Oncologica del Core, iban: IT34Y0306902477100000046052.
Gabriele Gallo