REDAZIONE REGGIO EMILIA

Addio commosso a Rabbito "Eri una persona speciale"

Ieri mattina i funerali del 53enne morto in un incidente sul lavoro in A15. Presenti anche tantissimi tifosi del Modena calcio, la sua squadra del cuore

Un addio commosso, quello a Salvatore Rabbito, il 53enne operaio schiacciato la notte del 4 agosto contro una macchina asfaltatrice durante lavori sull’Autostrada A15, in un cantiere nel Parmense. Gremita ieri mattinala chiesa parrocchiale di San Martino in Rio, il paese dove abitava dopo aver vissuto a Modena.

C’erano anche i colleghi di lavoro, alcuni dei quali impegnati con lui nel cantiere autostradale quando si è verificato l’infortunio, su cui sono in corso le indagini, basate pure sugli esiti dell’autopsia eseguita sabato a Parma. Presenti diversi tifosi del Modena calcio, squadra che Salvatore aveva seguito soprattutto quando abitava oltre Secchia, ma anche in tempi recenti, insieme al giovanissimo figlio.

Gli amici hanno ricordato "una persona buona, dedita al lavoro e alla famiglia, disponibile e cordiale con tutti", vittima di un infortunio mentre lavorava per il sostentamento dei propri cari. Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dal sindaco Paolo Fuccio, che ha voluto stringersi ai familiari di Salvatore: la moglie Rosanna, il figlio Emanuele, il fratello Giuseppe, la sorella Antonietta. Dopo la messa la salma è stata trasferita dall’agenzia Rossi al cimitero di Stiolo, dove la famiglia Rabbito aveva vissuto prima di trasferirsi in centro a San Martino. Nei giorni scorsi i sindacati hanno manifestando cordoglio per la morte di Rabbito, contestando con forza anche la carenza in termini di sicurezza su molti luoghi di lavoro. Antonio Lecci