Affidi e diffamazione: "Il giudice non archivi l’inchiesta su Di Maio"

L’ex sindaco di Bibbiano si oppone alla richiesta della procura. L’avvocato Tarquini: "Sul fascicolo è calato per anni il silenzio".

Affidi e diffamazione: "Il giudice non archivi  l’inchiesta su Di Maio"

L’ex sindaco di Bibbiano si oppone alla richiesta della procura. L’avvocato Tarquini: "Sul fascicolo è calato per anni il silenzio".

L’avvocato Giovanni Tarquini, che nel processo sui presunti affidi illeciti di bambini assiste Andrea Carletti (accusato di abuso d’ufficio), ha depositato in tribunale la richiesta di opposizione all’archiviazione domandata dalla Procura per Luigi Di Maio, indagato per diffamazione verso l’ex sindaco di Bibbiano. Il pm Valentina Salvi ha chiesto di archiviare il fascicolo ritenendo che le frasi di Di Maio siano da ricondurre al diritto di critica politica. Il 27 giugno 2019 l’allora leader del M5s, ministro dello Sviluppo economico e vicepremier, pubblicò su Facebook l’immagine di Carletti con la fascia tricolore e la scritta "Affari coi bimbi tolti ai genitori", seguita dal testo "Un altro business, orribile, sui minori. Una galleria di atrocità assolute che grida vendetta a Reggio e per cui oggi, oltre a una ventina di indagati, è stato arrestato anche il sindaco di Bibbiano Carletti (Pd)". "Questo post, con cui Di Maio ha ben coscientemente esternato la propria incontenibile aggressività e il proprio sentimento di odio – scrive Tarquini – ha provocato una cascata di reazioni dello stesso tipo, dense di volgarità, che hanno travolto Carletti, mettendolo ingiustamente alla gogna ed esponendolo a insulti, minacce e rischio per sé e per i propri familiari". Tarquini lamenta che sul fascicolo per diffamazione "è calato per anni il silenzio". Di Maio, "proprio perché all’epoca titolare di un’alta posizione istituzionale, a maggior ragione avrebbe dovuto procedere a valutazioni più ponderate".

Alessandra Codeluppi