
Alessandro Ghirarduzzi (al centro) con gli amici podisti
Brescello (Reggio Emilia), 8 giugno 2020 - Da quattordici anni era costretto su una sedia a rotelle, ma era iscritto a una società podistica, il Torrile Running, partecipando spesso a competizioni sportive, con la sua carrozzina spinta da un gruppo di suoi amici. Alessandro Ghirarduzzi, detto Ghiro, se n’è andato nelle primissime ore di ieri all’ospedale Maggiore di Parma, dove era ricoverato da giovedì per complicazioni legate al suo stato generale di salute. Aveva 46 anni.
Nonostante il grave handicap, aveva tanta voglia di vivere, di stare insieme agli altri. Aveva sofferto in modo particolare il lockdown degli scorsi mesi, pur se gli amici si tenevano spesso in contatto con lui con telefonate e videochiamate. Originario di Parma, Ghiro abitava ormai da tempo a Lentigione di Brescello. Prima dell’incidente, accaduto nell’ottobre 2006 sull’ex Statale 62 tra Parma e Sorbolo, Ghirarduzzi lavorava come elettricista all’Immergas. Restò in coma, poi la lenta ripresa con la riabilitazione, sempre con accanto una famiglia premurosa e attenta. Alessandro era molto attivo, nonostante la disabilità.
Negli ultimi anni aveva scritto anche dei libri destinati soprattutto ai bambini: "Mago Zirillo" oppure "Lupo Grigio sono io" sono pubblicazioni che aveva realizzato per i bambini, in cui raccontava parte della sua vita: la drammatica sbandata, la lunga e faticosa riabilitazione, i sistemi di comunicazione alternativi che aveva adottato per parlare con gli altri. Queste iniziative culturali rientravano in progetti sulla disabilità. Oltre agli zii, che lo seguivano in modo costante, lascia la madre e una sorella. I funerali sono fissati per domani pomeriggio, partendo dalla sala del commiato di via Villetta a Parma per raggiungere alle 14,45 la chiesa parrocchiale di Brescello. Poi la salma verrà cremata a Parma. Eventuali offerte in sua memoria possono essere devolute a favore dell’Associazione Traumi Casa Azzurra a Corcagnano di Parma.