
Toano sede provinciale Alpini 2026
Già al lavoro gli alpini di Toano per preparare, come solo loro sanno fare, la festa del 68esimo raduno provinciale delle penne nere che ricorrerà nel 2026. Come da tradizione ogni anno l’adunata provinciale degli alpini di Reggio Emilia viene assegnata ad un comune diverso: dopo la 66esima edizione al comune Ventasso 2024, la 67esima edizione svolta a Cavriago 2025, la 68esima che ricorre nel 2026 stata assegnata a Toano.
Il testimone è passato ufficialmente in questi giorni da Cavriago a Toano, il Comune che, per tradizione alpina, supera i Comuni del crinale dell’Appennino reggiano, e quindi si sente onorato di ospitare la 68esima adunata provinciale alpini, in programma nel 2026. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi al termine della 67esima edizione che si è appena svolta nel comune di Cavriago, dove si è tenuto il tradizionale passaggio della "stecca", simbolo della consegna tra i comuni ospitanti. A riceverla, dalle mani del vicesindaco di Cavriago e del capogruppo degli alpini locali, è stato il sindaco di Toano, Leonardo Perugi, insieme ai componenti dei diversi gruppi alpini del territorio comunale di Tooano.
Un momento carico di significato, che segna l’avvio del cammino verso l’organizzazione dell’edizione 2026. "Siamo pronti ad accogliervi - afferma il sindaco Leonardo Perugi -. Il nostro paese è orgoglioso di poter ospitare un appuntamento così importante, che celebra l’amicizia, la memoria storica e i valori che da sempre contraddistinguono gli alpini, sempre solidali e presenti ad ogni evento". Durante la consegna del testimona, caratterizzata da una forte partecipazione popolare, è stato rivolto un ringraziamento speciale a tutti i gruppi alpini del comune di Toano per il loro impegno costante, in pèarticolare al presidente della sezione provinciale Albert Ferrari, per il suo ruolo guida all’interno dell’associazione.
L’ adunata provinciale rappresenta ogni anno un momento centrale per la comunità alpina reggiana, non solo per il valore storico commemorativo, ma anche per la capacità di rafforzare legami tra territori, generazioni e associazioni.
Settimo Baisi