REDAZIONE REGGIO EMILIA

’Bassa da vivere’. Sabato lo speciale. Viaggio nel territorio tra tesori ed eccellenze

Con il Carlino troverete l’inserto con interviste e approfondimenti. Fra la via Emilia e il Po, passando per le note che cantano l’uva fogarina.

Con il Carlino troverete l’inserto con interviste e approfondimenti. Fra la via Emilia e il Po, passando per le note che cantano l’uva fogarina.

Con il Carlino troverete l’inserto con interviste e approfondimenti. Fra la via Emilia e il Po, passando per le note che cantano l’uva fogarina.

Tradizioni, enogastronomia, luoghi naturali da scoprire e riscoprire, personaggi del territorio, arte, cultura e imprese d’eccellenza. Sono i principali ingredienti del nuovo inserto ’Bassa da vivere’, in uscita sabato con l’edizione reggiana de il Resto del Carlino. Una panoramica sul territorio della Bassa, che in questo numero propone la storia e l’attualità di un paradiso naturale come l’Isola degli Internati, nella golena del Po di Gualtieri. E poi la storia di Sergio Subazzoli, un novantenne ancora molto arzillo, di Novellara, noto non solo a livello locale per le sue passioni che vanno dall’impagliatura delle sedie fino alle poesie sul territorio. Andremo poi alla scoperta delle attività di cucina dei mini chef della scuola d’infanzia di San Giacomo di Guastalla, da tempo protagonisti di una gara ai fornelli che vede impegnati anche i genitori. Fari puntati anche sull’azienda Argo Tractor, con il suo quartier generale a Fabbrico ma con stabilimenti anche a San Martino in Rio e nella nuova area di Campagnola, dove nascono idee e progetti per macchine agricole sempre più all’avanguardia. Da valorizzare poi le associazioni che vantano volontari sempre più impegnati a favore della comunità: stiamo parlando di Riomania, che a Rio Saliceto ogni anno raccoglie fondi da destinare in beneficenza e in solidarietà, oltre che al Gruppo Primavera reduce dalla festa per i trent’anni di attività svolta a Fabbrico e dintorni. Con il nostro inserto dedicato alla Bassa Reggiana faremo anche un salto a Gualtieri, patria dell’uva Fogarina, prodotto della terra osannato da una celebre canzone di inizio anni ’70, diventata un "tormentone" non solo in Italia. Non tutti sanno che la Fogarina è tipica proprio del territorio di Gualtieri, un tempo tra le coltivazioni di spicco del territorio, andata però perdendosi dalla metà del secolo scorso. Da qualche anno la Fogarina è stata però rivalutata, diventando un vitigno pregiato, valorizzato dal lavoro dei soci della Cantina sociale di Gualtieri, forte di 220 soci e di tre milioni di bottiglie prodotte e vendute in tutto il mondo, capaci di raccontare un’affascinante storia di vino, tradizione, innovazione e futuro. Infine, un salto a Reggiolo, per conoscere meglio l’attività della Fondazione Officina Belle Arti, allestita nella storica Villa Fassati.

Antonio Lecci