ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Clonavano carte per la benzina: 27 arresti

A Novellara in manette 28enne: sarebbe tra i promotori dell’associazione a delinquere. Altri due reggiani denunciati con obbligo di firma

Clonavano carte per la benzina: 27 arresti

Un 28enne italiano è stato arrestato ieri all’alba a Novellara nell’ambito dell’operazione ‘Free fuel’, condotta dai carabinieri di Cavalese e di Trento: secondo l’ipotesi investigativa, il giovane sarebbe stato uno dei promotori di un’associazione a delinquere a carattere transnazionale, finalizzata a clonare fuel card e a rubare carburante nelle stazioni di servizio. Nella nostra provincia, e anche a Trento, a Brescia, in Spagna e in Romania, sono state eseguite 27 misure cautelari: 14 persone sono in carcere; 13 sottoposte all’obbligo di firma quotidiano tra cui altri due uomini residenti a Cadelbosco e a Brescello. Installando skimmer, cioè un sofisticato sistema di lettura delle schede, i dati carpiti dalle tessere venivano riversate in altre creando schede-clone, poi rivendute oppure usate dagli indagati per risucchiare il carburante. Il gasolio sottratto veniva trasportato e stoccato senza misure di sicurezza: migliaia di litri viaggiavano su semplici furgoni in contenitori inadatti. Il sodalizio era in grado di vendere card clonate in tagli da 100 ai 2mila euro a numerosi clienti consapevoli dell’illecito. E si occupava della vendita diretta del gasolio rubato, che veniva riversato in big tank da mille litri stivati in furgoni cassonati, poi stoccati in un magazzino di Lavis o nelle sedi di imprenditori compiacenti. Il prezzo del carburante era fissato per gasolio e benzina a un euro al litro. Sei persone si occupavano di organizzare l’attività criminale: tre di questi risiedevano in Trentino; un rumeno si sarebbe diviso tra la terra d’origine e l’Italia, garantendo la fornitura degli skimmer; un pakistano residente in Spagna si sarebbe approvigionato dei codici per creare tessere clonate. Altri otto avrebbero coadiuvato i vertici in varie attività, mentre in tredici sarebbero stati i ricettori delle schede e del gasolio. I danni accertati ammontano a 150mila litri di carburante, stimato in 500mila euro. Secondo quanto ricostruito, i vertici del sodalizio si sarebbero intascati fino a 15mila euro alla settimana. Ill 28enne reggiano, al momento disoccupato, è ritenuto il referente dell’organizzazione nella nostra provincia. Per lui si ipotizzano, oltre al reato associativo, anche furti di carburante, per un totale di 6mila euro: i prelievi indebiti sono avvenuti tra l’8 e il 13 marzo a Trento e a Reggio, , tra il 16 e il 22 marzo a Brescello, l’8 aprile a Scandiano. Il giovane, ora in carcere a Mantova, è difeso dall’avvocato Mattia Fontanesi: stamattina è previsto l’interrogatorio di garanzia tramite videoconferenza.