Settimo Baisi
Cronaca

Morto Walter Costi, presidente del Carpineti Calcio

Il 37enne era promotore finanziario, molto conosciuto in montagna

Walter Costi, 37 anni

Carpineti (Reggio Emilia), 30 gennaio 2016 -  UNA FAMIGLIA, una comunità dell’Appennino distrutta dal dolore per la fine drammatica e inattesa di un giovane operatore finanziario, molto conosciuto e stimato in tutta la montagna.

Dopo un viaggio tormentato nella notte, Walter Costi, 37 anni di Carpineti, ha compiuto un gesto estremo. Il suo corpo è stato trovato sotto il viadotto della statale 63 oltre l’albergo di Ca’ Giannino nei pressi del bivio per Sassalbo, già sul versante toscano.

Un gesto estremo le cui ragioni restano per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere Walter, un mistero.

IERI NOTTE la piccola comunità di Sassalbo, nel comune di Fivizzano, dalle testimonianze raccolte pare si fosse accorta di qualcosa di strano che stava per accadere. Hanno sentito passare una macchina a grande velocità per il paese.

Subito hanno pensato si trattasse di ladri, ma poi, visto l’uomo, hanno capito che si trattava di una situazione diversa. Subito si sono mobilitati alcuni uomini per cercare in qualche modo di rendersi utili nei confronti della persona, a loro sconosciuta, che ferma in macchina sul ponte della strada dopo aver strisciato tutta la fiancata, aveva detto che voleva solo riposare.

Un abitante di Ca’ Giannino, dopo essersi reso conto che non si trattava di ladri, è andato sul ponte dove si era fermata la macchina, una Land Lover, per chiedere all’uomo se aveva bisogno di qualcosa. Costi ha risposto di no dicendo che stava riposando.

NON CONVINTO il residente, con un suo amico, ha mandato un messaggio a suoi conoscenti che abitano a Sassalbo, per cercare di capire meglio insieme quello che stava succedento.

Ma arrivati sul ponte, l’uomo non era più in macchina.

Hanno capito che aveva compiuto un gesto estremo leggendo dal finestrino un biglietto all’interno dell’abitacolo dell’auto su cui c’era scritto: «Mi dispiace amore, non posso più tenere questo peso...». Accanto, la fede. Questo è quanto raccolto da alcuni testimoni la notte della tragedia.

WALTER Costi era un professionista che si occupava di operazioni finanziarie, molto conosciuto e stimato in tutta la montagna. Ha lavorato come direttore di filiale al Credito Cooperativo Reggiano di Casina, alla Mediolanum e ultimamente alla Iwbank Private Investiment.

Sposato da alcuni anni con la cittadina brasiliana Jam Oliviera, svolgeva la sua attività da Carpineti dove era anche presidente della società di calcio Ac Carpineti che aveva in gestione gli impianti sportivi del Maracanà.

OLTRE alla moglie Oliviera, attualmente in vacanza in Brasile da dove anche lui è appena rientrato, Walter lascia nel dolore il padre Roberto, la mamma Attilia Casoni, la sorella Daniela, parenti a tanti amici del lavoro e dello sport.

Particolarmente colpita anche la comunità di Casina dove Costi ha diretto per diversi anni l’agenzia locale del Credito Cooperativo creandosi attorno un mondo di amici.

LA NOTIZIA della tragedia del viadotto della statale 63 versante toscano, luogo in cui Walter Costi ha concluso, con un messaggio di addio, la propria esistenza terrena, è arrivata a Carpineti con un fulmine a ciel sereno. Nessuno sembrava volerci credere, soprattutto gli amici con i quali si era incontrato una sera prima per parlare di nuovi progetti.

Proprio loro, che vedevano nell’amico Walter l’uomo sereno e sicuro, il professionista dalle mille idee e dai tanti impegni, forse troppi come osserva qualcuno, all’improvviso si sono sentiti un po’ traditi.

Piangono con dolore e rabbia la perdita del loro amico facendosene quasi una colpa per non essere stati capaci di comprendere oltre le parole.

ANTONIO Spadaccini, imprenditore di Carpineti che con Walter Costi si occupava dell’Associazione Calcio e della gestione del centro sportivo carpinetano, è profondamente addolorato. Fatica a parlare dell’amico come di una persona che non c’è, che non incontrerà mai più.

«Per me era molto di più che un amico – afferma con un filo di voce –, era Walter. Tutti gli volevano bene. Non ho niente da dire, era una persona troppo brava. Molto impegnato nel suo lavoro, forse troppo, aveva lo studio nel centro direzionale di Castelnovo Monti. Non c’era nulla che non andasse bene. Era appena tornato dalle vacanze in Brasile con la moglie, rimasta là qualche giorno in più, dove è sempre andato ogni anno dopo le feste natalizie. Era un coppia felice e serena, mai nessun problema tra loro e, per me, di nessun altro genere».

FA FATICA a parlare del suo amico Walter, Antonio Spadaccini, però non può far a meno di ricordare l’ultimo incontro. «Ci siamo incontrati con altri amici due giorni fa - aggiunge -, abbiamo parlato di tanti progetti futuri con grande entusiasmo. Come si poteva immaginare una fine del genere? Domenica eravamo insieme al campo sportivo, abbiamo seguito la partita. Si è parlato della fusione del Carpineti con la squadra di Castelnovo Monti. Anzi, su questo argomento proprio Walter aveva fissato una riunione per questa sera. Vai a pensare coso gli ha sconvolto la mente. Erano due giorni che non si vedeva, era nel versante toscano».

E’ RIMASTO scosso dalla prematura e tragica morte del professionista Walter Costi, anche il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi.

«Una persona eccezionale con la quale abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto – ha detto Borghi –, molto attiva dal punto di vista professionale. Era il nostro referente del centro sportivo carpinetano. So che stavano cercando di formare una nuova organizzazione sul calcio in collaborazione con la società sportiva di Castelnovo Monti. Suo padre Roberto ha diretto per anni l’attività dell’allevamento di maiali di Carpineti. Nessuna ombra sulla famiglia Costi, dal padre al figlio. Esprimo personalmente e nome della nostra comunità, così duramente colpita da questa tragedia familiare, e dell’Amministrazione comunale carpinetana, profonde condoglianze alla moglie Oliveira, al padre Roberto, alla mamma Attilia e alla sorella Daniela».