DANIELE PETRONE
Cronaca

«Quasi amici». La favola a lieto fine

Il compleanno di Cristian, malato di Sma, che a dicembre chiedeva compagnia sui social

Reggio Emilia, 11 marzo 2019 - SELFIE ricordo, musica, patatine, pop corn, coca cola e una mega torta con candeline scintillanti. Un compleanno speciale, ma normale al tempo stesso quello festeggiato da Cristian Viscione, affetto da quando ha otto mesi dalla Sma, l’artrofia muscolare spinale che lo ha costretto a letto.

La star era lui domenica sera.

«Ma non chiamatelo fenomeno social – dicono tutti – e nemmeno compassione. Perché queste sono manifestazioni di bene puro e sincero».

SI SONO presentati in cento per i 20 anni del giovane, al salone parrocchiale di via Guittone d’Arezzo, domenica sera. E qualcuno è pure venuto da lontano, persino da Genova. Appositamente per lui. C’era anche Vincenzo Iaquinta, ex campione del mondo con la Nazionale e calciatore della Juventus (squadra per cui Cristian fa il tifo in modo sfegatato), che gli ha regalato una maglia Azzurra autografata.

Nessuno e tantomeno lui si aspettava così tanta gente. Neppure dopo quell’annuncio provocatorio che pubblicò sulla sua pagina Facebook nel dicembre scorso. «Cerco amici. Sono disposto a pagare 7 euro l’ora», scrisse. Il Carlino raccontò la sua storia alla Vigilia di Natale e Cristian fu subissato di messaggi, richieste d’amicizia e di visite nella sua casa di Pieve Modolena.

I PRIMI a contattarlo furono due giovani che nel tempo libero fanno i clown nelle corsie d’ospedale, per regalare sorrisi alla Patch Adams, Roberto Emma e Andrea Petronelli. Ed è con quest’ultimo che Cristian instaura un fortissimo legame.

Andrea, 31, libero professionista e con l’hobby del cabaret, ogni volta che ha un po’ di tempo libero lo passa con lui. Insieme sono una bomba di allegria. Perché per Cristian, per chi non lo conoscesse ancora, quel letto non rappresenta alcun limite. Il suo cervello corre anche se le sue gambe non possono farlo fisicamente.

È dotato di un’intelligenza sopraffina e parla scrivendo grazie a una tastiera virtuale su un computer-monitor collegato al suo letto, muovendo con le dita una sorta di speciale joystick.

I due decidono di mettere in piedi uno spettacolo di comicità dal titolo ‘Quasi Amici’ (citando il celebre film francese) in occasione del compleanno di Cristian, con l’obiettivo primario di raccogliere fondi anche per la ricerca. Il sogno è quello poi di diffondere il più possibile il loro messaggio, facendo conoscere questa storia.

SUL PALCO insieme. E pazienza se Andrea avrebbe dovuto dare la voce alle parole scritte dal suo «socio» – come ama chiamarlo – che alla fine, tradito dall’emozione, non se l’è sentita.

Andrea però con la sua simpatia e le sue imitazioni ha intrattenuto il pubblico. E poi tanta musica, karaoke, balli, foto ricordo, la torta e tantissimo affetto attorno all’elegantissimo Cristian, in camicia e cravatta, vestito uguale al mattatore Andrea. Un compleanno come tanti. Normale. Ed era proprio questo ciò che sognava Cristian. Apprezzare l’essenza della normalità. Lui che è in grado di far dimenticare a tutti, anche a se stesso, di essere sdraiato su un letto.